Emissioni in atmosfera, controlli più puntuali - QdS

Emissioni in atmosfera, controlli più puntuali

Emissioni in atmosfera, controlli più puntuali

mercoledì 26 Aprile 2023

L’Arpa in Sicilia ha aggiornato l’inventario regionale degli inquinanti per un più approfondito monitoraggio dell’aria. Dal Pnrr arriveranno altri cinque milioni per fare fronte ai rischi storici

PALERMO – Arpa Sicilia ha aggiornato l’inventario regionale delle emissioni in atmosfera al 2017, una serie organizzata di dati relativi alla quantità di inquinanti introdotti in atmosfera, in uno specifico intervallo di tempo, dalle attività dell’uomo e dalle sorgenti naturali. Si tratta di un documento estremamente importante, perché, oltre a fornire alla Regione gli elementi conoscitivi sulle sorgenti di emissione indispensabili per la tutela della qualità dell’aria, costituisce un punto di riferimento per le province e i comuni che utilizzano i dati relativi al proprio territorio.

Ne usufruiscono anche le amministrazioni, a vario titolo coinvolte nella valutazione di piani, programmi ed interventi che hanno effetto sulla qualità dell’aria nell’ambito delle procedure di valutazione di impatto ambientale, come le amministrazioni provinciali nell’ambito delle procedure autorizzative previste dal decreto legislativo numero 152/2006 e dal decreto legislativo numero 59/2005. Non di meno, ne fanno uso i soggetti portatori di interessi (comitati di cittadini, consulenti, ditte) e gli enti di ricerca per studi sulle tematiche ambientali. I dati sono riportati per zone e agglomerati in cui è diviso il territorio regionale, e per aree ad elevato rischio di crisi ambientale (Aerca).

Nei prossimi mesi si completerà l’aggiornamento all’anno 2019 per tutte le sorgenti emissive e agli anni 2016 e 2018 per le sorgenti puntuali. Lo schema operativo per la stima delle emissioni parte dall’individuazione delle strutture, che siano sorgenti puntuali, areali o lineari. Per ogni sorgente viene effettuata una stima sia mediante indagine diretta, attraverso questionati, contatti, visite ai luoghi, che attraverso l’analisi dei dati statistici ed indagini campionarie.

I dati vengono quindi incrociati su reticoli di 1 chilometro per 1 km, per poter giungere a modelli di stima delle emissioni su base comunale. Il lavoro fatto dall’Arpa diventa quindi fondamentale per meglio comprendere lo stato di fatto in termini di inquinamento dell’aria sul territorio regionale, una priorità anche a livello europeo, tanto che il Pnrr metterà a disposizione dell’Arpa Sicilia altri 5 milioni di euro per la linea progettuale “Qualità dell’aria e cambiamenti climatici”. E per svolgere al meglio la propria attività, è stata stipulata, alla fine dello scorso anno, la convenzione tra l’Arpa e Cnr-Isac per lo sviluppo di attività di ricerca scientifica.

L’investimento mira a far fronte efficacemente ai rischi storici ed emergenti sulla salute dei cambiamenti ambientali e climatici nell’ambito del nuovo assetto di prevenzione collettiva e sanità pubblica promosso dal Pnrr ed è collegato all’istituzione del Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici (Snps), in linea con l’approccio “One health” o “Planetary health”.

I due enti avevano già collaborato in precedenza, con una convenzione stipulata nel 2019 e conclusasi lo scorso mese di marzo, per l’attuazione del progetto per la valutazione delle molestie olfattive in aree Aerca della Regione Siciliana, ed entrambe le parti sono unite dall’intesse a svolgere, in sinergia, interventi finalizzati alla tutela dell’ambiente, con particolare riguardo alle molestie olfattive, nonché allo sviluppo di studi sulla composizione del particolato atmosferico nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale e di un monitoraggio atmosferico finalizzato a valutazioni di interesse climatico.

La nuova convenzione, quindi, è pensata per l’implementazione del progetto Nose, in prosecuzione del lavoro già svolto, e quindi la collaborazione nelle attività di monitoraggio atmosferico e climatico presso l’osservatorio Cnr-Isac di Capo Granitola.

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