Emma Dante si sfoga su Facebook e punta il dito contro i critici “melomani” chiamano ‘mimi’ gli attori delle sue regie liriche. E dopo il successo dei ‘Dialogues des Carmélites’ che ha inaugurato domenica scorsa la Stagione 2022-2023 del Teatro dell’Opera di Roma con la sua regia e Michele Mariotti sul podio, la regista palermitana mostra la sua irritazione con un post sul social che si conclude con un infuocato “Basta, ve lo proibisco!” all’indirizzo dei critici.
“La cosa che più di tutte mi irrita – scrive Emma Dante – è leggere nelle recensioni dei critici melomani il loro fastidio per i ‘mimi’ nelle mie regie, a questi critici io dico: è necessaria la regia teatrale nell’opera lirica, fatevene una ragione, gli attori e le attrici, che vi ostinate a chiamare ‘mimi’ come nell’800, sono interpreti importanti anche se tengono la bocca chiusa”.
“Gli attori e le attrici insieme ai cantanti conducono lo spettatore, che non vuole solo sentire ma anche vedere, nei labirinti narrativi di cui l’opera ha bisogno per non finire in esposizioni museali. Lo volete capire o no che i mimi non esistono più e che sui palcoscenici, nella modernità, esiste un universo abitato da creature vive? Se non volete chiamarli attori, chiamateli: ‘vivi’, ma non ‘mimi’. Basta, ve lo proibisco!”, conclude la regista.

