Energia elettrica, ecco come risparmiare - QdS

Energia elettrica, ecco come risparmiare

Michele Giuliano

Energia elettrica, ecco come risparmiare

giovedì 20 Agosto 2020

Tanti piccoli accorgimenti possono ridurre gli sprechi e far bene a portafoglio e ambiente. Attenzione a lucette rosse degli elettrodomestici in stand-by e alimentatori lasciati nelle prese

ROMA – Per risparmiare e per rispettare il più possibile l’ambiente: evitare di sperperare l’energia elettrica è importante in molti sensi.

Un vademecum con tanti piccoli suggerimenti, per imparare a gestire al meglio il consumo in casa, è stato divulgato da E.on, uno dei principali operatori energetici in Italia. Uno dei primi comportamenti da adottare riguarda gli elettrodomestici lasciati in stand-by: il consumo in questi casi non è a costo zero, ma si fa sentire sia nelle bollette, sulle quali ha un peso consistente, e anche sull’ambiente. Si tratta di tutte quelle “lucette rosse” che rimangono sui nostri elettrodomestici quando non sono in funzione. I più comuni sono il forno a microonde, il televisore, il telefono cordless, il computer, la consolle dei videogiochi e la stampante di casa.

“Consideriamo – scrivono da E.on – anche i caricatori dei cellulari che rimangono inseriti anche se il telefonino non è attaccato, e questo vale per tutti gli altri apparecchi che usano un caricatore, come computer e tablet. Un altro elettrodomestico spesso non considerato è il modem o router wi-fi che, sempre acceso, consuma una parte rilevante di energia”. Tutto questo messo insieme porta ad un consumo che si attesta sull’8% del totale della bolletta.

“Le conseguenze sono però tutte negative – precisano da E.on nel vademecum -, stiamo parlando di un enorme spreco di energia a livello mondiale”. Nell’intero pianeta lo spreco associato agli elettrodomestici in stand-by vale circa 60 miliardi di euro, e secondo le stime entro il 2030 il 15% dei consumi elettrici in Europa sarà causato dalle funzionalità di stand-by degli apparecchi. Questo spreco non riguarda solo il lato economico: bisogna considerare anche il danno ambientale, relativo a tutta la Co2 emessa per produrre energia che non viene, di fatto, usata. Un’analisi effettuata dal team di E.on su 1.300 clienti domestici, relativa ai consumi del 2019, ha stimato che il consumo medio di un utente è circa 2.400 kWh/anno. Su questo totale, il consumo degli elettrodomestici lasciati in stand-by o sempre accessi è pari a 600 kWh/anno. Stiamo parlando del 25% dei consumi totali. Alcuni elettrodomestici pesano in particolar modo in questa statistica. Di questo 25%, circa il 4% viene consumato dal modem o router wi-fi che rimane sempre in funzione (90 kWh/anno), mentre un televisore acceso per tre ore al giorno e lasciato in stand-by durante le 21 ore rimanenti, consuma circa il 40% dell’energia necessaria al suo funzionamento.

“Bisogna inoltre sottolineare – scrivono da E.on – che nei 600 kWh stiamo escludendo il frigorifero che, sebbene sempre in funzione, è un elettrodomestico che non possiamo mai spegnere, salvo assenze prolungate da casa. Sempre secondo le nostre stime un frigorifero ha un consumo pari a 350 kWh annui, circa il 15% del consumo annuale. Questo significa che annualmente il consumo del frigorifero è minore di tutte le luci rosse che lasciamo accese”.

Nella vita quotidiana è però possibile adottare alcuni espedienti per contenere i consumi, come ad esempio usare elettrodomestici a basso consumo energetico. Ancora, si deve evitare di lasciare il caricabatteria sempre inserito, e per quanto riguarda gli altri dispositivi, dal televisore alle stampanti, dai computer ai cordless basta non usare la funzione stand-by. Per farlo non serve staccare ogni sera la spina di tutti i nostri apparecchi, ma basta usare le prese multiple con l’interruttore: prima di uscire di casa, o prima di andare a dormire, basta spegnere gli interruttori e non ci saranno sprechi inutili.

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