L’iniziativa, lanciata dalla Prefettura, prevede il coinvolgimento di istituzioni, ordini professionali e associazioni per recuperare e curare aree paesaggistiche bruciate dagli incendi
ENNA – Anche quest’anno, in occasione del 76° anniversario della fondazione della Repubblica italiana, la Prefettura ennese ha organizzato numerosi eventi, che hanno visto in primo piano anche il tema della tutela dell’ambiente.
Per ricercare nuove prospettive di sviluppo, miglioramento e modernizzazione delle aree provinciali ha avuto grande richiamo l’evento “Insieme sosteniamo l’ambiente” svoltosi nel Compendio Villa Zagaria di Pergusa, durante cui il prefetto Matilde Pirrera ha presentato il progetto “Adottiamo il nostro ambiente”.
Nato su impulso della Prefettura e condiviso dal Comune di Enna, dal Libero Consorzio comunale, dal Corpo forestale, dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, dall’Ordine dei dottori agronomi di Enna e dalla Srr tale progetto vuole sostenere la manutenzione e il recupero del paesaggio del Comune capoluogo, Enna, a seguito dei vasti eventi incendiari che si sono verificati negli anni passati e che hanno comportato la distruzione di numerose aree verdi e conseguenti situazioni di pericolo e disagio per la popolazione.
“La proposta progettuale – hanno evidenziato dalla Prefettura – prevede che ogni Istituzione, Ordine professionale, associazione, impresa o singolo cittadino possa adottare una porzione di territorio da curare direttamente o per il tramite di una azienda confiscata alla criminalità organizzata, previa autorizzazione dell’ente proprietario, aderendo ad un regolamento. Le aree maggiormente critiche, su cui si auspica di concentrare primariamente i lavori di manutenzione, verranno individuate dal Corpo forestale e dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco con la collaborazione dell’Ordine degli agronomi, che si occuperà altresì di fare da tramite tra i proprietari dei terreni incolti e i benefattori dell’ambiente”.
Il coinvolgimento di un’azienda confiscata alla criminalità organizzata, che in Calabria si occupa di gestire centinaia di ettari di boschi, consentirà di far conoscere meglio il mondo dei beni appartenenti all’Erario dello Stato e di realizzare un esempio di legalità di prossimità. Terminata l’opera di manutenzione, il prefetto di Enna rilascerà un Certificato di adozione a testimonianza dell’impegno dell’adottante e del suo ruolo nel mantenimento del patrimonio territoriale e paesaggistico.
“Per la migliore riuscita dell’iniziativa – hanno aggiunto dall’Ufficio territoriale del Governo – la Prefettura attiverà una cabina di regia che coinvolgerà tutte le Istituzioni partecipanti al progetto. Al termine delle attività di manutenzione, i componenti della cabina di regia provvederanno a redigere una relazione sull’attività svolta che verrà inoltrata alle Istituzioni nazionali e regionali con competenze in materia di tutela dell’ambiente, ciò al fine di consentire l’eventuale condivisione del progetto in altre realtà territoriali”.
Si tratta di un patto sociale di cura del territorio e compartecipazione al comune obiettivo di salvaguardare e tutelare l’ambiente unendo idee, risorse e lavoro.