Enna, l’Amministrazione comunale punta su nuovi investimenti - QdS

Enna, l’Amministrazione comunale punta su nuovi investimenti

Enna, l’Amministrazione comunale punta su nuovi investimenti

Elisa Saccullo  |
sabato 22 Giugno 2024

Il Comune ha deciso di stanziare 400 mila euro a favore del campo sportivo della città. Si attende, invece, il via libera sull’ulteriore finanziamento destinato alla riqualificazione del Castello di Lombardia

ENNA – L’amministrazione comunale ha messo a disposizione ingenti somme a favore di nuovi e vecchi progetti che la città attende da tempo.

Campo sportivo pronto per il campionato

Il primo caso riguarda il campo sportivo. A seguito, infatti, di quanto emerso dalla riunione svoltasi nei giorni scorsi alla Prefettura, i tecnici comunali hanno ulteriormente approfondito – in base alle prescrizioni e alle indicazioni fornite dagli enti interessati – le ipotesi in campo, comprese le due proposte dalla Società Enna Calcio. A seguito di tale verifica è emerso, in maniera chiara, che l’unica soluzione che può ricevere tutti i pareri positivi e, quindi, essere realizzata in tempi brevi, compatibili con le tempistiche del prossimo campionato di serie D, è quella elaborata, tenendo conto delle indicazioni ricevute, dal Comune di Enna.

Consapevoli dell’importanza sociale ed economica della partecipazione al campionato di serie D da parte dell’Enna Calcio, il Comune si è detto pronto ad impegnare la somma necessaria, pari a circa 400mila euro. L’amministrazione comunale ha rivolto ringraziamenti al prefetto, Carolina Ippolito e a tutti i soggetti istituzionali coinvolti per la sensibilità e la disponibilità dimostrata, consentendo di individuare celermente la soluzione più adeguata.

Riaprire il Castello di Lombardia

Per quanto riguarda il recupero di progetti già noti all’Amministrazione, c’è adesso la volontà, oltre che la possbilità, di riaprire il Castello di Lombardia. In merito ai lavori in corso per la sua riqualificazione, infatti, i gruppi consiliari a sostegno dell’amministrazione Dipietro hanno precisato che: “L’amministrazione comunale ha ottenuto un’ingente somma di finanziamento per riqualificarlo dopo l’abbandono per decenni da parte delle precedenti amministrazioni. Anzi, fu proprio Dipietro ad acquisire il Castello dal demanio”.

“Sui lavori in corso – hanno aggiunto – ovviamente, la progettazione non è di competenza della politica ma affidata a tecnici che si sono muniti di tutte le autorizzazioni necessarie. Parrebbe che la sovrintendenza avrebbe prima autorizzato e poi cambiato idea. Se l’idea è migliorativa (anche se strana sotto il profilo procedurale) che ben venga, se fattibile. L’unica cosa che non può accadere è che tra proteste, sit in e altri ostacoli il castello resti barricato. Vigileremo per scongiurare ipotesi del genere, ricordando che tempo fa, fu smantellato il teatro e chiusa l’area per anni e anni”.

“La chiusura del Castello – hanno sottolineato ancora i gruppi pro amministrazione comunale – è un danno per l’economia della nostra città e sarebbe un errore che questo problema diventasse terreno di scontro politico. L’attenzione sui beni culturali da parte delle amministrazioni Dipietro è stato sempre massimo, riteniamo di potere dire senza precedenti. In pochi anni abbiamo aperto tre musei (Museo del Mito, Delle Confraternite e Palazzo Chiaramonte). E’ in corso il completamento della riqualificazione dell’area dei Capannicoli adiacente al museo del Mito. E’ già finanziato il restauro del Palazzo delle Benedettine e altro ancora. Più si fa e più alto è il rischio di ricevere critiche, ma noi abbiamo preferito fare”.

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