Due gli appuntamenti in programma con la compagnia Mana Chuma: oggi a Calascibetta “Calmarìa”, domani al Garibaldi di Enna “Come un granello di sabbia”, evento con il supporto della Camera penale
ENNA – La compagnia Mana Chuma Teatro sarà in scena nella giornata di oggi a Calascibetta e domani a Enna, nell’ambito delle rispettive stagioni teatrali “Sulla Vetta” e “Alte Visioni”. Le date in questione, che vedranno protagonista la compagnia calabrese di teatro di ricerca diretta da Massimo Barilla e Salvatore Arena, fanno parte del capillare circuito regionale della Rete Latitudini.
Per “Sulla Vetta” di Calascibetta, in svolgimento nel Teatro Comunale Contoli-Di Dio, questa sera alle ore 20,30 andrà in scena lo spettacolo “Calmarìa”: un testo di Massimo Barilla, con la regia dello stesso Barilla e di Salvatore Arena con protagonisti Stefania De Cola, Mariano Nieddu e Lorenzo Praticò.
Primo spettacolo della “Trilogia del Barbiere” – che proseguirà in aprile e maggio con altri due spettacoli ambientati in un salone da barba: “Le mille bolle Blu”, diretto e interpretato da Filippo Luna e “Il Rasoio di Occam” della Compagnia Clan degli Attori di Messina – narra una storia di resistenza ingenua e ostinata. Un salone di un piccolo paese alla fine degli anni Settanta. Due amici, Melo e Felice in un giorno senza fine, che durerà fino all’alba successiva in cui si accumulano strani segnali. All’interno di questa atmosfera di attesa si snodano le storie: l’amore di Melo per Giusy, sorella di Felice. La vita di lei all’ombra di Michele, un marito emigrante ed enigmatico che ritorna sempre più spesso. I nodi si dipanano tra rivelazioni e chiarimenti, inquietanti scenari che quel salone attraversano, loro malgrado.
Domani sera, invece, sempre alle 20,30 nel Teatro Garibaldi di Enna andrà in scena “Come un granello di sabbia” di Salvatore Arena e Massimo Barilla. Evento speciale della Camera Penale, inserito nella stagione “Alte Visioni” del Teatro Garibaldi, organizzata con la collaborazione della Compagnia dell’Arpa.
Protagonista in scena Salvatore Arena, che racconta la storia vera di Giuseppe Gulotta il quale, appena diciottenne e assolutamente innocente, viene costretto a confessare l’omicidio di due carabinieri in una piccola Caserma di Alcamo. Il delitto nasconde un mistero indicibile: uomini dello Stato che trattano con gruppi neofascisti, traffici di armi e droga. Per far calare il silenzio serve un capro espiatorio, uno qualsiasi. Attraverso la sua vicenda umana – e di Salvatore e Carmine, le due vittime della strage, o Giovanni, Vincenzo e Gaetano, gli altri capri espiatori designati), lo spettacolo prova a rendere giustizia a quelle vite interamente sottratte per ragioni inconfessabili. La voce di Giuseppe attira in questo vortice raccontando la gioventù interrotta, l’arresto, le torture, la lunga carcerazione, ma anche l’irriducibile cocciuta speranza in una restituzione finale della propria umile e alta identità.
Dopo lo spettacolo è in programma un incontro pubblico, organizzato dalla Camera Penale di Enna e dalla Rete Latitudini, con gli autori e l’interprete e con la partecipazione speciale e straordinaria del reale protagonista della vicenda giudiziaria, Giuseppe Gulotta. Parteciperanno all’incontro, condotto dalla giornalista Tiziana Tavella, gli avvocati Giuliana Conte, segretario della Camera penale di Enna, Sinuhe Curcuraci, presidente della Camera penale di Enna, Mauro Lombardo, presidente di Lapec (Laboratorio permanente esame e controesame), sezione di Enna e il presidente della Rete Latitudini Gigi Spedale.