Enna, fronte comune per porre un freno al Covid - QdS

Enna, fronte comune per porre un freno al Covid

redazione

Enna, fronte comune per porre un freno al Covid

sabato 24 Ottobre 2020

Il Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica ha predisposto una linea d’azione condivisa. Più controlli in prossimità di esercizi pubblici, scuole e luoghi di ritrovo per i giovani

ENNA – Nei giorni scorsi si è riunito, su convocazione del prefetto Matilde Pirrera, il Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto sull’andamento della pandemia di Covid-19 in provincia. Al vertice hanno preso parte gli amministratori di tutti i Comuni della provincia, i rappresentanti dell’Ufficio scolastico e dell’Azienda sanitaria provinciale. In primo piano le novità introdotte dagli ultimi Dpcm e la gestione della popolazione in questo momento di difficoltà.

Il prefetto ha invitato gli amministratori locali a operare in sinergia con l’Autorità sanitaria competente, chiedendo contestualmente di procedere ad una corretta informazione dei cittadini al fine di contenere suggestioni non supportate da riscontri medico-scientifici. Ribadita inoltre la necessità di mantenere un adeguato flusso informativo tra le varie istituzioni in adempimento dell’obbligo in capo all’Asp di trasmettere ai sindaci un elenco con l’indicazione dei soggetti, riferiti a ciascuna comunità locale, sottoposti a isolamento domiciliare ovvero ad altre forme di sorveglianza sanitaria secondo quanto previsto dall’art. 4, comma 1, dell’ordinanza regionale n. 42/2020.

L’Asp ha sottolineato le difficoltà emerse nel monitorare le positività riscontrate da laboratori privati, ai quali è stato chiesto con un’apposita circolare di far confluire tali informazioni ai canali sanitari pubblici per assicurare un corretto aggiornamento dell’elenco unico giornaliero.

Attenzione rivolta anche ai centri di accoglienza per migranti di Enna e Regalbuto, dove sono emersi alcuni casi di positività al Coronavirus. Il prefetto Pirrera ha chiesto all’Asp un supporto per la ricerca di un Covid hotel, assente nella provincia, che possa ospitare soggetti positivi che non abbiano condizioni adeguate per poter rispettare le prescrizioni imposte dal regime di isolamento domiciliare.

“Il tavolo – hanno sottolineato dalla Prefettura – è stato un utile confronto per sottolineare altri profili di rinnovata attualità, quali lo smaltimento dei rifiuti prodotti da soggetti in isolamento domiciliare e la centrale importanza dell’azione di raccordo tra cittadini e Asp rimessa ai Medici di famiglia e ai pediatri di libera scelta. Da ultimo, è stata condivisa la necessità di intensificare i controlli soprattutto in prossimità degli esercizi pubblici, di scuole e luoghi di ritrovo per giovani in orario post-scolastico, a fine deterrente e per contribuire al diradamento dei contatti e, per l’effetto, a una riduzione del rischio dei contagi”.

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