Disposizioni per i datori di lavoro finalizzate a evitare spostamenti non necessari sul territorio. Il primo cittadino: “Necessario intervenire per contenere quanto più possibile il contagio”
ENNA – Nuova ordinanza sindacale, emessa dal primo cittadino Maurizio Dipietro, per contenere sul territorio la diffusione del Coronavirus. Come sottolineato dal sindaco, il provvedimento “contiene disposizioni ai datori di lavoro affinché adottino tutte le misure atte a evitare la necessità di spostamenti per urgenti esigenze lavorative”.
Il primo cittadino demanda ai datori di lavoro, pubblici e privati operanti sul territorio di Enna, al fine di dare completa esecuzione all’ordinanza interministeriale del 22 marzo 2020, “di adottare ogni misura organizzativa per evitare ai propri dipendenti di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, da o verso il comune di Enna” e “di evitare l’insorgere di esigenze lavorative di assoluta urgenza che possano giustificare tali trasferimenti o spostamenti, privilegiando il lavoro agile e assegnando le poche mansioni da svolgere di presenza esclusivamente a personale residente o con dimora a Enna. Restano salve gli spostamenti e i trasferimenti di persone fisiche per documentate urgenti, esigenze di servizio di lavoratori che svolgono funzioni assolutamente infungibili o per motivi di salute”.
Alla Forze dell’ordine il compito di “far rispettare la presente ordinanza” e di “provvedere a verificare la veridicità, rispetto agli indicati motivi lavorativi di urgenza e ai motivi di salute, delle dichiarazioni prodotte dalle persone fisiche in trasferimento o spostamento da o per Enna”.
La mancata osservanza degli obblighi imposti nel documento “comporta le conseguenze sanzionatorie previste dall’art.650 del Codice penale, se il fatto non costituisce reato più grave”.
“È necessario intervenire – ha detto il primo cittadino spiegando il perché dell’ordinanza – per contenere quanto più è possibile il contagio da Covid-19 nella nostra città, anche in considerazione dei dati poco confortanti di una parte della nostra provincia. Per vincere questa battaglia dobbiamo limitare quanto più è possibile gli spostamenti e, soprattutto, restare a casa. Insieme ce la faremo”.