Dalle indagini - tutte concentrate sui territori di Agira (Enna) ma anche di Assoro, Regalbuto, Nicosia, Gagliano Castelferrato, Nissoria e Leonforte - è emersa la presenza di una strutturata e complessa organizzazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e non solo.
Alle prime luci di oggi, martedì 25 febbraio, a seguito di una complessa e delicata attività di indagini condotta dalla Direzione distrettuale antimafia della Repubblica di Caltanissetta, la Squadra mobile di Enna e i poliziotti del commissariato di Leonforte, è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di diversi indagati.
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Dalle indagini – tutte concentrate sui territori di Agira (Enna) ma anche di Assoro, Regalbuto, Nicosia, Gagliano Castelferrato, Nissoria e Leonforte – è emersa la presenza di una strutturata e complessa organizzazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e non solo.
Organizzazione criminale nell’ennese. La scoperta della Polizia
Dalle indagini messe in atto dalla Polizia di Stato, concentrate sui territori di Agira (Enna) ma anche di Assoro, Regalbuto, Nicosia, Gagliano Castelferrato, Nissoria e Leonforte, è emersa la presenza di una strutturata e complessa organizzazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.
Secondo il quadro accusatorio, questo gruppo si occupava anche di associazione armata, detenzione, vendita, cessione, trasporto e consegna a terzi di cocaina, crack e marijuana. Questi, sono i reati contestati a vario titoli a diversi indagati, finiti adesso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di sviluppi sulla vicenda.
Traffico di droga e armi, sono 6 gli arresti
Sono 6 le persone arrestate dagli agenti della Squadra mobile di Enna e del commissariato di Leonforte, coadiuvati dai colleghi dalle Squadre mobili di Catania ed Agrigento, nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria denominata ‘Idra’, diretta e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta.
Quattro sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione, vendita o cessione di sostanze stupefacenti, con l’aggravante, per due di loro, della associazione armata. Gli altri due invece, a vario titolo, di detenzione, vendita, cessione, trasporto e consegna a terzi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, crack e marijuana. Per tutti gli indagati il gip di Caltanissetta ha disposto la custodia cautelare in carcere. Le indagini hanno consentito di sgominare un’organizzazione a delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti e attiva ad Agira e nei vicini centri di Assoro, Regalbuto, Nicosia, Gagliano Castelferrato, Nissoria e Leonforte.
Le accuse verso un 72enne di Agira a capo dell’organizzazione
Il presunto capo e promotore dell’associazione sarebbe un 72enne di Agira, “personalità di spicco nel settore del narcotraffico anche internazionale”, spiegano gli investigatori. Sarebbe stato lui a delineare le strategie e ad assumere le decisioni fondamentali per il coordinamento delle cessioni, il recupero e la divisione dei relativi proventi, nonché per l’individuazione dei fornitori dell’associazione. Ad aiutarlo c’erano altri tre indagati, tutti di Agira: uno con il ruolo di organizzatore e coordinatore dell’attività di spaccio, incaricato anche della raccolta dei crediti illeciti dell’associazione; gli altri due, invece, erano incaricati di effettuare le singole cessioni e riscuotere i proventi.
Sono stati acquisiti gravi indizi anche in ordine alla responsabilità di altre due persone, un catanese e un agrigentini, considerati i presunti fornitori di sostanze stupefacenti all’associazione. In svariate occasioni avrebbero ceduto cocaina, crack e marijuana al vertice o all’organizzatore del gruppo criminale.
La portata dell’operazione della Polizia di Stato
Gli investigatori della Polizia hanno ricostruito centinaia di incontri e cessioni di droga. Inoltre, durante le perquisizioni a carico di alcuni degli indagati sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti di varia tipologia, oltre a diverse armi clandestine con relativo munizionamento.
All’attività di polizia giudiziaria hanno partecipato oltre 50 agenti appartenenti alle diverse articolazioni della Questura di Enna, coadiuvati personale delle Squadre mobili di Catania e Agrigento, province in cui si trovavano i presunti fornitori dell’associazione destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, unità cinofile dell’Upgsp e personale del reparto Prevenzione crimine di Catania.