A Enna Tari tra le meno care d’Italia. Il sindaco Dipietro: continuiamo così - QdS

A Enna Tari tra le meno care d’Italia. Il sindaco Dipietro: continuiamo così

redazione

A Enna Tari tra le meno care d’Italia. Il sindaco Dipietro: continuiamo così

Fabrizio Giuffrida  |
venerdì 23 Dicembre 2022

Il sindaco Maurizio Dipietro ha commentato i dati diffusi dall’Osservatorio dei prezzi e delle tariffe di Cittadinanzattiva: "Esorto tutti a crescere ancora insieme, migliorando la raccolta"

ENNA – Trentaquattresimo posto su 110 capoluoghi di provincia per la Tari meno cara. È questo il risultato ottenuto dal capoluogo di provincia, emerso dall’annuale rilevazione dell’Osservatorio dei prezzi e delle tariffe di Cittadinanzattiva.

Quest’ultima è un’organizzazione, fondata nel 1978, che promuove, come si legge sul sito del sodalizio, “l’attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, il sostegno alle persone in condizioni di debolezza”. L’obiettivo finale “è denunciare carenze, soprusi, inadempienze, e agire per prevenirne il ripetersi mediante il cambiamento della realtà, dei comportamenti, la promozione di nuove politiche, l’applicazione delle leggi e del diritto”.

Come evidenziato nel report dedicato alla Tari, “è al Sud che si registra la spesa più elevata, con la Campania in testa a livello regionale (414 euro, e un leggero decremento dello 0,6% rispetto all’anno precedente) e ben otto capoluoghi di provincia meridionali nella top ten dei più cari, guidata da Catania dove una famiglia spende mediamente 594 euro all’anno, con un incremento di quasi il 28% rispetto al 2021. La regione in cui si rileva la spesa media più bassa è il Trentino Alto Adige (212 euro), dove si registra però un aumento del 6,2% rispetto all’anno precedente; fra i capoluoghi di provincia è Udine quello meno caro, con una spesa media a famiglia di 174 euro.

“Nella nostra città – ha commentato il sindaco Maurizio Dipietro – si pagano in media 276 euro contro una un dato nazionale di 314 euro e uno regionale di 396 euro. Il risultato ennese è anche il secondo più basso in Sicilia, dove ci precede solo Caltanissetta con 264 euro all’anno. In questo contesto sono due i risultati da evidenziare: il contenimento della tariffa è avvenuto unitamente all’aumento della raccolta differenziata, con un 67 % circa, contro una media nazionale del 63% e regionale del 42%. A Enna, inoltre, si ha la quinta produzione più bassa di rifiuti a livello nazionale. L’indagine prende come riferimento una famiglia tipo composta da tre persone e una casa di proprietà di cento metri quadrati”.

“Tutto ciò – ha concluso il primo cittadino ennese – rappresenta un riconoscimento per il lavoro di squadra svolto in questi ultimi anni, che vede sforzarci in un miglioramento continuo del livello di servizio erogato ai cittadini mantenendo i costi sostenibili. Esorto tutti, quindi, a crescere ancora insieme, evitando di gettare rifiuti per le strade, migliorando la qualità della raccolta differenziata (non mettendo nel secco residuo rifiuti differenziabili e non mettendo frazioni estranee nelle frazioni differenziate) e riducendo ulteriormente la quantità di rifiuti specialmente diminuendo lo spreco alimentare”.

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