Nei giorni scorsi un vertice in Prefettura ha messo in risalto le tante criticità del territorio. Chiesta massima vigilanza in merito ai tempi per la realizzazione dei chilometri restanti
ENNA – “Un’opportunità di confronto che permette di avere un quadro delle tante criticità da affrontare e risolvere e che permette di svolgere tutti i necessari approfondimenti in vista del prossimo tavolo che, ritengo, sarà altrettanto importante”. Così si è espressa la deputata Ars in quota Attiva Sicilia Elena Pagana, che ha commentato il recente tavolo operativo tenutosi in Prefettura sulle criticità della viabilità provinciale.
Nel corso del vertice sono state affrontate le questioni legate alla realizzazione dello svincolo di Enna dell’autostrada A19, i cui lavori comporteranno la chiusura dello svincolo stesso, della viabilità provinciale e del completamento della Nord Sud, arteria che collega Santo Stefano di Camastra a Gela, attraversando le aree interne e a oggi incompleta. “Per questa fondamentale arteria di collegamento – ha sottolineato Pagana – si sta arrivando al completamento della tratta Nicosia Mistretta, per la quale ancora mancano alcuni chilometri e sulla quale serve, comunque la massima vigilanza sui tempi di realizzazione. Il nodo rimane la tratta Nicosia, Leonforte, svincolo Mulinello, quella che collega all’Autostrada A19 e, quindi alla Ss 117 Bis, tratta già realizzata da decenni. Sui lotti C da tempo è stato deciso di avviare una progettazione alternativa a quella esecutiva già realizzata. L’obiettivo è una comparazione tra i due progetti per valutare un percorso diverso a fronte dei costi stimati il oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro per quello già redatto. Non dimentichiamo che i Lotti C sono stati definanziati”.
“Si deve innanzi tutto capire – ha aggiunto – quale è la visione che si vuole avere dei lotti C, sui quali prendo atto della massima disponibilità da parte di Anas a questo confronto e a fare con i territori interessati e con le rappresentanze istituzionali, la valutazione e la scelta sulla soluzione progettuale migliore tra i due progetti. È chiaro che bisognerà fare luce su tutto ciò che è successo, in questi anni, sui lotti C e su come si è arrivati al definanziamento, ma soprattutto bisogna capire ciò che si può e si deve fare per completare l’arteria, vitale per l’ennese e per le aree montane”.
Si è parlato anche della possibilità di dar vita a un nuovo Accordo di programma quadro e dell’idea di inserire l’opera tra quelle strategiche di interesse nazionale o tra le opere strategiche di interesse regionale.
“L’Anas – ha concluso – si è impegnata a completare lo studio del progetto alternativo per poi fare la comparazione con quello già redatto nel corso di un tavolo tecnico che si terrà entro la fine di ottobre”.