BELPASSO – Dopo gli episodi di Marsala, Mineo e, una settimana addietro, di Ramacca, un’altra sede siciliana degli scout dell’Agesci, quella di Belpasso, è stata oggetto di un raid vandalico da parte di ignoti.
La sede presa di mira non è quella nel centro del paese dove si riunisce il gruppo di Belpasso II ogni settimana ma quella che utilizza la domenica per diverse attività. Si trova in una zona isolata nei pressi della Strada Provinciale 72 dell’Etna, non molto lontano da Piano Bottara. Il capo scout, Domenico Rapisarda, domenica scorsa ha ricevuto una telefonata da un passate che era in zona che gli ha comunicato la presenza di igenti danni alla struttura.
Giunto sul posto, il capo scout ha trovato un grosso foro in un muro da cui qualcuno è entrato all’interno per distruggere i sanitari e portare via la rubinetteria, per divellere ed asportare gli infissi ed i fili della luce. Dalla cucina sono stati portati via un grosso fornello portatile e altri utensili. I fatti sono stati denunciati ai carabinieri dal parroco della chiesa di Borrello, padre Angelo Lello. “La nostra legge scout – ha detto Domenico Rapisarda – ci insegna ad affrontare la vita. Abbiamo imparato a sorridere e cantare anche nelle difficoltà. Le nostre attività non si fermeranno. Siamo solidali con gli altri gruppi che hanno subito episodi simili ma chiediamo rispetto per ciò che ci appartiene e che con grande spirito di volontariato noi ci impegniamo a custodire”.
“Quella sede – ha aggiunto – è logisticamente importante perché per noi è una base di partenza per campi e pernottamenti. Serve anche ad ospitare diversi gruppi di scout e di altre associazioni che da lì partono alla scoperta della nostra Montagna”. L’ultimo atto vandalico ai danni di una sede scout del catanese risale a qualche settimana addietro. In quella occasione ignoti avevano fatto irruzione nella sede del gruppo Scout 1 dell’Agesci di Ramacca, un immobile strappato alla criminalità organizzata e dato a loro nel 2016, anno dal quale era divenuto simbolo di riscatto sociale per i giovani in una zona difficile. Anche lì erano state asportate e scardinate le porte interne, le finestre, tutti gli impianti elettrici e gli interruttori.
Dopo i raid nelle sedi dell’Isola, il Comitato nazionale Agesci ha rilanciato la campagna “Più belle di prima” per rimettere a posto tutti locali danneggiati in pochi mesi in Sicilia.