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Enologa Grassini e l’abruzzese Cantina Di Sipio avviano collaborazione

Enologa Grassini e l’abruzzese Cantina Di Sipio avviano collaborazione

“Abruzzo ha ancora molto da esprimere con i suoi vitigni storici”

Milano, 10 dic. (askanews) – L’enologa Graziana Grassini e la Cantina Di Sipio di Ripa Teatina (Chieti) annunciano una collaborazione finalizzata a valorizzare un territorio che “ha ancora molto da esprimere attraverso i suoi vitigni storici”. I vini della Cantina frutto dell’ultima vendemmia porteranno dunque la firma di Grassini, impegnata per la prima volta a interpretare l’Abruzzo.

Nata nel 1961 a Cecina, in provincia di Livorno, Grassini è considerata una delle figure più autorevoli dell’enologia italiana. Dopo una formazione articolata tra Chimica Industriale, Viticoltura ed Enologia e una laurea in Scienze Biologiche, ha iniziato un percorso professionale che l’ha vista collaborare con Giacomo Tachis, esperienza che ha contribuito a definire un metodo basato sul rigore scientifico e sulla lettura attenta del territorio. Nel corso degli anni ha fondato un laboratorio di analisi enologiche, seguito Cantine italiane in diversi contesti produttivi, lavorato nelle commissioni di degustazione delle Doc e Docg e svolto attività di formazione in ambito accademico. Dal 2019 fa parte del comitato scientifico dell’Onav. La collaborazione con Di Sipio rappresenta il suo primo progetto operativo in Abruzzo, con un focus sui vitigni autoctoni e sull’identità dei vini regionali.

L’intesa nasce dall’incontro tra l’approccio tecnico dell’enologa e la visione di Nicola Di Sipio, che ha scelto di affidare a Grassini la lettura dei vitigni più rappresentativi del territorio. “Ho trovato un imprenditore illuminato e aperto a nuove visioni e un gruppo di persone umanamente splendide, primo fra tutti il figlio Paolo” ha affermato Grassini, ricordando che “lavorare in squadra è un presupposto indispensabile per creare un rapporto solido”. L’enologa ha spiegato che l’attenzione sarà rivolta a Montepulciano e Trebbiano, con un lavoro dedicato anche al Metodo Classico, vino che Di Sipio aveva scelto di produrre sin dall’inizio della propria attività.

“In un panorama vitivinicolo concentrato quasi esclusivamente su Montepulciano e Trebbiano, siamo partiti dal Metodo Classico: è il vino delle emozioni, quello che accompagna ogni momento della vita, quando si festeggia, quando si cerca leggerezza, quando serve ritrovare un sorriso” hanno spiegato Nicola e Paolo Di Sipio, aggiungendo che “in Graziana abbiamo trovato molto più di una grande enologa ma una persona capace di ascoltare e di interpretare la nostra visione con autenticità. È stata la sua profondità umana, ancora prima della sua straordinaria competenza, a farci capire che il nostro cammino poteva intrecciarsi al suo”. Grassini lavorerà anche su Pecorino, Falanghina e altre varietà coltivate dalla Cantina, con l’obiettivo di definire un’impronta identitaria fondata sullo studio del territorio e sulla fedeltà alle caratteristiche dei singoli vitigni.

La Cantina Di Sipio si estende su circa 66 ettari in un’area collinare caratterizzata dall’influenza congiunta del mare Adriatico e della Maiella, condizioni che contribuiscono alla definizione del profilo dei vini. Fondata da Nicola Di Sipio agli inizi degli anni Duemila, l’azienda ha orientato sin da subito il proprio progetto verso la valorizzazione delle varietà autoctone, affiancate da uve come Pinot Nero e Riesling. La raccolta è svolta manualmente e la vinificazione avviene all’interno della struttura aziendale. Accanto alla produzione, la Tenuta ospita attività di visita, degustazione e “percorsi esperienziali” che si affiancano a un progetto ricettivo che comprende la Tenuta Di Sipio, dedicata all’ospitalità e agli eventi.