Epifania, il pediatra: "Sì al cioccolato, no a carbone o sprint finale compiti" - QdS

Epifania, il pediatra: “Sì al cioccolato, no a carbone o sprint finale compiti”

redazione

Epifania, il pediatra: “Sì al cioccolato, no a carbone o sprint finale compiti”

venerdì 03 Gennaio 2020

L'ultimo weekend di festa si preannuncia il più dolce dell'anno e i bambini meritano un po' di relax prima di ricominciare la scuola, come consiglia il pediatra Italo Farnetani, ordinario alla Libera università degli Studi di Malta,

Tutti pronti con i cioccolatini e le caramelle da mettere nella calza della Befana. L’ultimo weekend di festa si preannuncia il più dolce dell’anno e i bambini meritano un po’ di relax prima di ricominciare la scuola, oltre alla bella sorpresa dei dolciumi.

E’ il consiglio del pediatra Italo Farnetani, ordinario alla Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, che spiega: “Basta seguire la regola delle 3 C: niente compiti delle vacanze nell’ultimo giorno di festa, no al carbone nella calza perché i bambini cattivi non esistono, pertanto non c’è motivo di ‘multarli’ o punirli (oltretutto il carbone potrebbe far loro cadere l’autostima o far elaborare idee ansiogene o ancora colpevolizzarli”. E, infine, “sì al cioccolato”.

L’Epifania – dice l’esperto all’Adnkronos Salute – è l’ultima delle
feste di
questo periodo, occasioni preziose per conoscere le proprie
radici, coltivare le tradizioni familiari, sperimentare la magia e la
gioia di sorprese golose. I compiti sono stati assegnati, in alcuni
casi non sono stati pochi, ma ormai – dice Farnetani, da anni fiero
oppositore degli esercizi da fare nei giorni di pausa scolastica – il
ritorno in classe è alle porte, dunque per chi è rimasto indietro
suggerisco una bella giustificazione da mettere nella calza. Bambini e
ragazzi recupereranno il lavoro a scuola, senza troppi problemi. E’
inutile bruciare le ultime tre giornate di festa su libri e quaderni”.

Via libera invece alla calza, di ogni tipo:
“Quella industriale è esteticamente più godibile, forse, ma un po’
massificata. Consiglio sempre di personalizzarla con qualche pensiero
magari luccicante o rosso, che è il colore preferito dai bambini”.
Quanto alle altre C, “il cioccolato nella calza sta benissimo, è ricco
di grassi ‘buoni’, un po’ calorico ma i bambini non ne mangeranno
troppo: dopo un po’ infatti, come dicono loro, ‘stucca’. Inoltre
l’Epifania è anche l’ultimo giorno di vacanza, per la dieta sana c’è
tempo fino al giorno dopo. Il carbone invece è un’inutile aggiunta,
che lascia l’amaro in bocca al bambino, anche se è di zucchero”.

Fino a che età preparare la calza? “Non c’è un limite: fino a otto
anni i bambini credono alla Befana, poi arrivano i dubbi, infine
scoprono il ruolo di mamma, papà e nonni. Ma è sempre bello – assicura
Farnetani – sapere che i nostri cari hanno pensato a noi e ci hanno
preparato una sorpresa, anche se piccola. Ecco perché dico che non
devono esserci limiti di età per fare e ricevere la calza: i nonni,
oltre ai nipotini, possono pensare anche ai propri figli. E sono
sicuro che anche nonno e nonna gradirebbero trovarne una, da aprire e
gustare in famiglia”, conclude il pediatra.

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