Eraclea Minoa, settemila viaggi con i camion per rifare la spiaggia

Eraclea Minoa, settemila viaggi con i camion per rifare la spiaggia. La variante approvata alla Regione

Eraclea Minoa, settemila viaggi con i camion per rifare la spiaggia. La variante approvata alla Regione

Simone Olivelli  |
sabato 13 Aprile 2024

La località, tra le più note della costa sud della Sicilia, da anni è minacciata dall'attività di erosione causata dal mare

Quasi settemila viaggi andata e ritorno con i camion per portare la sabbia a Eraclea Minoa e accelerare le attività di rifacimento della spiaggia. È questo il cuore di una variante al progetto che interessa il litorale della frazione di Cattolica Eraclea, nell’Agrigentino. La località, tra le più note della costa sud della Sicilia, da anni è minacciata dall’attività di erosione causata dal mare. Una criticità che negli anni scorsi la Regione ha deciso di affrontare finanziando un progetto sviluppato dalla struttura commissariale per il contrasto al rischio idrogeologico e che, nel 2020, ha portato all’aggiudicazione di una gara d’appalto da quasi 2,3 milioni alla società emiliana Thetis Costruzioni. I lavori, tuttavia, sono ancora lontani dal completamento, complice – stando a quanto dichiarato dall’impresa e dalla stazione appaltante – una serie di complicazioni dovute alla modalità di trasporto della sabbia dal porto di Siculiana, il sito di approvvigionamento autorizzato. Il progetto iniziale, infatti, prevedeva che il materiale venisse trasferito via mare.

Lo stato dell’arte e l’autorizzazione decaduta

Per riuscire a ripristinare le condizioni del litorale di Eraclea Minoa, dove la spiaggia in alcuni punti è quasi completamente sparita, la Regione ha previsto due tipi di interventi: da una parte la realizzazione con materiali lapidei di tre cosiddetti pennelli che addentrandosi nel mare facciano da protezione per la spiaggia, dall’altra il trasporto della di circa 184mila metri cubi di sabbia provenienti da Siculiana. Se la prima parte del lavoro è stata completata, per quanto riguarda il ripascimento sono ancora 153mila i metri cubi di sabbia che devono essere trasferiti. Il punto sullo stato dei lavori è contenuto nella relazione con cui Maurizio Croce – l’ex commissario per il rischio idrogeologico, sollevato dall’incarico dopo l’arresto per corruzione nella recente inchiesta della Dda di Messina – a fine 2023 ha chiesto alla Regione la possibilità di modificare il progetto precedentemente validato.

A sollecitare una modifica del progetto, a parità di condizioni economiche e dunque senza ulteriori spese per il pubblico, è stata la Thetis Costruzioni. “L’impresa ha fatto presente – si legge in una relazione portata all’attenzione dell’assessorato al Territorio e della commissione tecnico-specialistica Via-Vas – che dalle esperienze maturate nella prima fase del ripascimento, effettuato con mezzi marini, ha riscontrato delle gravi difficoltà soprattutto per i limitati fondali presenti nel sito di prelievo e di scarico, che di fatto impediscono un razionale avanzamento delle opere”. La Regione, dopo aver valutato la documentazione presentata a sostegno della variante, ha autorizzato la modifica sottolineando che bisognerà prima ottenere una nuova autorizzazione per la prosecuzione dei lavori: la precedente, rilasciata nel 2020, aveva infatti durata triennale.

“Nessun impatto ambientale negativo”

Stando ai calcoli effettuati dalla Cts, la decisione di portare la sabbia a Eraclea Minoa via terra non comporterà effetti negativi sull’ambiente. Nel parere prodotto dalla commissione a inizio marzo si legge che mentre i 218 viaggi andata e ritorno via mare avrebbero prodotto 1047 chilogrammi di polveri sottili, 6752 di ossidi di azoto e 1480 di monossido di carboni, con la variante i quantitativi saranno ridotti rispettivamente a 44,15, 1094 e 677 chilogrammi. La variante rappresenta un totale capovolgimento di quanto previsto nella prima autorizzazione, dove soltanto il cinque per cento del trasporto della sabbia era stato concesso su gomma. Adesso invece la ditta potrà utilizzare dieci camion per caricare la sabbia dal porto di Siculiana e, dopo aver percorso una ventina di chilometri tra statali e provinciali, scaricare il materiale nella frazione di Cattolica Eraclea. “Il sedimento approvvigionato presso le aree di deposito d’intervento verrà scaricato dai camion e movimentato da due escavatori meccanici”, si legge nel parere della Cts.

Considerato l’aumento dei mezzi che si addentreranno sulla spiaggia, la commissione tecnico-specialistica dell’assessorato ha esplicitato che dovranno essere sfruttati i percorsi già autorizzati per il trasporto del materiale utile alla realizzazione dei pennelli. “Il rischio di dispersione accidentale di olii o carburante sarà limitato tenendo conto della scelta di non prevedere un’area di ricovero dei mezzi in spiaggia o nella retrostante pineta – si legge nel parere – In ogni caso si prevede di dotare ogni mezzo di cantiere di un kit di pronto intervento anti-sversamento e di formare il personale allo specifico utilizzo dei prodotti”.

La qualità della sabbia

Tra gli aspetti positivi scaturiti dal trasporto via terra, ci dovrebbe essere anche la possibilità di selezionare con più attenzione il materiale da utilizzare per il ripascimento. Infatti, mentre lavorando da mare “non risulta facilmente possibile andare ad analizzare visivamente il materiale escavato”, operando da terra gli operai potranno constatare con più facilità la qualità della sabbia ed evitare “l’accidentale approvvigionamento in cantiere di terreni non compatibili con l’attività di ripascimento”.

A riguardo va detto che la struttura commissariale per il contrasto al rischio idrogeologico ha presentato una nuova caratterizzazione della sabbia presente nel porto di Siculiana, dopo quelle prodotte nel 2020. Dalle analisi effettuate ad aprile 2023 dal laboratorio Ca.Da di Menfi su 12 campioni, è emerso che la “valutazione ponderata che scaturisce dall’integrazione della classificazione chimica e da quella ecotossicologica ha mostrato uno scenario omogeno per tutti i campioni prelevati. La classe di qualità dei sedimenti che ne è scaturita è la classe A”. Ovvero la migliore.

Il cronoprogramma

Con l’approvazione della variante, il tempo di esecuzione delle opere di ripascimento dovrebbero ridursi a 70 giorni rispetto ai 72 previsti con il trasporto via mare “che logicamente – si sottolinea nella relazione – possono prolungarsi in caso di condizioni marine avverse”. Ciò che invece non cambierà è la prescrizione riguardante le fasi dell’anno in cui si potrà lavorare senza il rischio di compromettere la stagione di nidificazione delle tartarughe Caretta Caretta. In tal senso è previsto che il cantiere venga sospeso dal 15 maggio al 30 settembre. Calendario alla mano e considerata la necessità di completare l’iter per ottenere una nuova autorizzazione, così come richiesto dall’assessorato regionale, è probabile che le attività per ridare una spiaggia a Eraclea Minoa riprenderanno in autunno.

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