Erice, è crollato il tetto dell’ex Chiesa di Santa Croce - QdS

Erice, è crollato il tetto dell’ex Chiesa di Santa Croce

Erice, è crollato il tetto dell’ex Chiesa di Santa Croce

sabato 16 Gennaio 2021

L’amministrazione corre ai ripari per la messa in sicurezza dell'immobile, oggi adibito ad archivio comunale. “Nessun danno ai documenti conservati all'interno”, fa sapere il consigliere Vassallo

ERICE (TP) – Il tetto dell’ex Chiesa di Santa Croce di Erice è crollato. La struttura era da tempo adibita ad archivio comunale.

L’amministrazione ericina ha già disposto l’intervento per la messa in sicurezza dell’edificio, che si trova lungo il viale delle Pinete, nei pressi dei campi tennis di Porta Carmine. “Abbiamo già affidato i lavori ad una ditta – dice il vice sindaco della Vetta, Gianni Mauro – per procedere al recupero dell’edificio”. L’immobile risale al periodo medioevale (1300 circa), intitolato originariamente a Santa Oliva, ma nel 1625, durante la grave epidemia di peste, divenne la chiesa di Santa Croce. Il nome deriva dalla grande croce di pietra collocata sull’altare e che oggi è visibile sul muro esterno dell’ex Chiesa.

Abbiamo sentito, in esclusiva per il QdS, Simone Vassallo, consigliere comunale della Giunta di Erice guidata dal sindaco Daniela Toscano. Visto l’uso attuale, il crollo ha causato danni ad alcuni documenti conservati all’interno dell’immobile? “Ho avuto modo di sentire l’assessore Gianni Mauro, il quale mi ha riferito che il dirigente del settore Turismo della Vetta, Salvatore Denaro, ha fatto sapere che l’accaduto non ha provocato alcun danno ai documenti detenuti nell’ex Chiesa – commenta Vassallo.
“Inoltre – prosegue il consigliere – mi preme dire, che il Comune ha inserito, in diversi progetti, la valorizzazione e la ristrutturazione del sito, ma i tempi burocratici la fanno da padrone”.

Qual è l’intenzione dell’amministrazione? “In un’ottica di valorizzazione del bene storico, che ricordiamo essere molto vicino al centro storico, c’è in atto una rivalutazione completa anche dell’area circostante. Il fine ultimo è quello di sviluppare un turismo legato alla nostra storia millenaria, basti pensare che da pochissimo son stati sistemati e costruiti ex novo alcuni sentieri attorno le antiche mura elimo-puniche. Stiamo lavorando, ma la burocrazia spesso ci blocca ed il tempo tra la presentazione di un progetto ed avere un finanziamento, inevitabilmente, si allunga”, conclude Vassallo.

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