Stop ai lavori dopo le polemiche, la parola passa adesso alla Soprintendenza di Trapani. “Progetto corredato di tutti i nullaosta e realizzato senza arrecare nessun danno”
ERICE – Erice è una tra le città italiane che conserva il suo fascino medioevale, ma è anche il luogo dove vi è la pista per ipovedenti più moderna del territorio. L’antico basolato del centro storico è stato tolto per far spazio ad una pedana/itinerario che guida i non vedenti per un percorso più sicuro.
Non è mancata la polemica: “La bellezza della città ericina con i suoi percorsi in basolato non può essere sfregiata da lavori che non vengono eseguiti nel rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza di Trapani”, è quanto afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana. “I moderni percorsi per le persone disabili ed in particolare per gli ipovedenti e non vedenti – ha aggiunto Lo Curto – si caratterizzano anche per il supporto sonoro e si inseriscono nel contesto urbano senza modificarlo in modo sostanziale. Dopo la segnalazione del consigliere Simone Vassallo ho sentito il dirigente Riccardo Guazzelli che, a seguito di un sopralluogo, ha disposto che i lavori proseguano solo dopo aver adeguato gli interventi già realizzati alle prescrizioni della Soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Trapani”.
Lavori bloccati, dunque, ma ecco le precisazioni dell’Amministrazione ericina guidata dal sindaco Daniela Toscano: “Il progetto ‘Lavori di recupero e miglioramento urbano in Erice Capoluogo’ è stato approvato a fine 2015, corredato di tutti i nullaosta necessari. Il percorso per ipovedenti – afferma il Comune attraverso il sito internet – nasce dall’esigenza di dotare l’area di attesa, definita nel Piano di Protezione Civile in piazza del Carmine, di un servizio per diversamente abili che dall’area individuata dal Progetto porti in un luogo di sicuro soccorso (parcheggi antistanti). L’inserimento del progetto del percorso per ipovedenti ha consentito, in sede di valutazione, di ottenere un maggiore punteggio e un miglioramento del posto in graduatoria, utile ad acquisire il finanziamento”. Il Comune sottolinea che il percorso per ipovedenti è stato realizzato smontando e non distruggendo le basole esistenti, dunque senza arrecare loro alcun danno, come previsto dal progetto approvato.
A seguito di alcune utili considerazioni, l’Amministrazione ha avviato un momento di dialogo e di confronto per migliorare in sede esecutiva la realizzazione del percorso e rendere l’infrastruttura di Protezione Civile maggiormente condivisa.
Il sistema Loges (utilizzato per il percorso), acronimo di Linea di orientamento guida e sicurezza, è costituito da superfici dotate di rilievi appositamente creati per essere percepiti sotto i piedi. Ci sono luoghi che non possono essere intaccati dalla modernità, che, in questo caso, rischia di distruggere e non di migliorare un posto millenario.