Sanità

Dalla fontana di lava ai paesi etnei “invasi” dalla cenere, le FOTO da San Pietro Clarenza

La Vigilia di Ferragosto per Catania si è aperta con un spettacolo molto particolare, con una nuova spettacolare eruzione dell’Etna. Buona parte della provincia è letteralmente ricoperta di cenere e dai paesi etnei, come San Pietro Clarenza, arrivano immagini incredibili.

Strade, scale e balconi trasformati in lunghe distese di terra nera. Gente costretta a spazzare via la cenere vulcanica, ma anche a fare i conti con i disagi provocati dall’eruzione, dalla chiusura temporanea dello spazio aereo dell’aeroporto di Catania ai pericoli in strada.

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San Pietro Clarenza e paesi etnei sotto la cenere dell’Etna

Con un pizzico di ironia si potrebbe dire che questa volta l’Etna si è ribellata e ci ha voluti “fare neri” (come recita una delle tante foto messe in circolo sui social). Non si tratta di rifiuti o sporco: è il risultato dell’emissione di cenere seguita “al trabocco lavico dal fianco meridionale del Cratere di Sud-Est” annunciato dall’Ingv nella notte tra il 13 e il 14 agosto.

Da San Pietro Clarenza a Mascalucia, da Gravina al primo tratto della circonvallazione di Catania: le strade sono tutte ricoperte di cenere.

Gli ultimi aggiornamenti

L’Etna costringerà molti a pulire a Ferragosto, soprattutto nelle aree interessate dall’emissione di cenere e pronte a ospitare feste per il 14 agosto. I disagi non sono solo in strada, ma anche e soprattutto in aeroporto: lo spazio aereo, secondo gli ultimi aggiornamenti, rimarrà chiuso fino alle 20.

Per quanto riguarda l’attività vulcanica, l’Ingv ha recentemente confermato che: “L’attività di fontana di lava è cessata a partire dalle ore 03:20 GMT circa, e in seguito il Cratere di SE è stato interessato da una debole emissione di cenere che a partire dalle 05:50 GMT circa è diventata discontinua e confinata nell’area sommitale del vulcano“. Il “pericolo” Etna per adesso sembra passato, quindi, ma l’attenzione degli esperti, delle autorità e dei cittadini rimane massimo.