Eruzioni Stromboli, dai dati sismici indizi per un sistema di allerta precoce - QdS

Eruzioni Stromboli, dai dati sismici indizi per un sistema di allerta precoce

redazione

Eruzioni Stromboli, dai dati sismici indizi per un sistema di allerta precoce

venerdì 26 Giugno 2020

Secondo un gruppo di ricercatori dell'Ingv italiano e dell'Ign spagnolo le variazioni anomale nella sismicità, come quelle registrate nell'estate del 2019, permetterebbero di realizzare previsioni sull'attività parossistica

STROMBOLI – “Con un nuovo studio dei dati sismici e dilatometrici della crisi eruttiva che si è verificata a Stromboli nell’estate del 2019 si sono evidenziate variazioni anomale che possono contribuire alla realizzazione di un sistema di allerta precoce”. Lo afferma un gruppo di ricercatori dell’Ingv italiano e dell’Ign spagnolo in base a uno studio sull’analisi dei dati sismici e dei segnali registrati da un dilatometro da pozzo installato sull’isola delle Eolie.

Dai risultati della ricerca pubblicata su “Scientific Reports”, si sono evidenziate delle variazioni del sistema vulcanico circa un mese prima dell’evento del 3 luglio 2019. Nell’analisi dei dati del dilatometro, applicando un opportuno algoritmo per il riconoscimento di transienti nelle serie temporali, i ricercatori hanno evidenziato una variazione del segnale 10 minuti prima del parossismo del 3 luglio e 7,5 minuti prima del parossismo del 28 agosto 2019.

“Il condotto del vulcano Stromboli è occupato nella parte più superficiale da magma povero in gas e ricco in cristalli, nella parte più profonda, invece, da magma ricco in gas ma povero in cristalli. Durante le normali esplosioni stromboliane viene espulso il magma superficiale, di colore nero, mentre il magma più profondo riempie il condotto in risalita”, spiega Giovanni Macedonio, fisico dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv.

Il magma ricco in gas e povero in cristalli viene emesso durante i parossismi. La sua rapida ascesa provoca inflazione e oscillazione del condotto superiore”, continua la vulcanologa dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv Sonia Calvari. “I nuovi parametri calcolati dai dati sismici registrati dalle nostre reti di monitoraggio potranno, in futuro, aiutare ad evidenziare fasi di attività sismica anomala che possono precedere di settimane l’attività parossistica”, conclude Flora Giudicepietro, vulcanologa dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv.

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