Già partito il conto alla rovescia per gli esami di maturità
È già partito il conto alla rovescia per gli esami di maturità 2020/21 con l’emanazione della nota ministeriale del 6 novembre scorso sulla presentazione della domanda di partecipazione agli esami da parte degli alunni, sia candidati interni del quinto anno delle scuole superiori statali e paritarie, che candidati esterni.
Destinatario della domanda per gli interni è il dirigente dell’Istituto scolastico di appartenenza, mentre per gli esterni è il direttore dell’Ufficio scolastico regionale. Per tutti la domanda va presentata entro il 30 novembre insieme alla ricevuta del versamento della tassa di esami di circa dodici euro.
Si ricorda nella Nota che l’ammissione all’esame di Stato è disposta, in sede di scrutinio finale, dal consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato. Essa è subordinata al raggiungimento della frequenza obbligatoria minima richiesta, al voto di comportamento non inferiore a sei, oltre che alla media dei voti almeno di sei decimi.
Non voglio soffermarmi sulla media dei voti, ma sulla frequenza. Succede, infatti, che a fronte della maggioranza di alunni delle quinte classi delle superiori seriamente impegnati nella didattica a distanza e preoccupati per l’incertezza delle modalità di svolgimento degli esami, data la situazione emergenza sanitaria, c’è una minoranza che ha preso sotto gamba la frequenza a distanza, presentandosi a lezione alla seconda ora abbondantemente inoltrata e molto spesso abbandonando le lezioni a metà mattinata.
Questi comportamenti immaturi devono essere registrati dai docenti come entrate in ritardo o uscite anticipate, che si andranno a sommare alle assenze di un’intera mattinata dalle lezioni. Ciò potrebbe portare a non raggiungere la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale oltre che ad un abbassamento del voto in condotta. Per quest’ultimo si ricorda che è vietato fumare in videolezione, nonché occorre avere un abbigliamento adeguato. Ai docenti il compito non solo di applicare le regole, ma anche di dare l’esempio.
Twitter: @LRussoQdS