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Escalation malware, nel mondo Italia terza

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Escalation malware, nel mondo Italia terza

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martedì 01 Giugno 2021

Ad aprile è risultato il terzo Paese al mondo più colpito dai virus informatici spesso diffusi via mail e usati dagli hacker per sottrare informazioni personali o soldi

Escalation malware in Italia. Ad aprile è risultato il terzo Paese al mondo più colpito dai virus informatici spesso diffusi via mail e usati dagli hacker per sottrare informazioni personali o soldi.

Un’ascesa sempre più veloce di questa minaccia: a gennaio eravamo il quinto Paese più colpito al mondo, a febbraio e marzo il quarto. E, probabilmente complice la pandemia, è la Sanità il settore più bersagliato. Sono i dati che emergono dall’ultimo report di Trend Micro Research, divisione specializzata in cybersecurity. Per l’esattezza i malware che hanno colpito l’Italia ad aprile sono stati 4.908.522.

Tra quelli segnalati nel corso delle ultime settimane da diverse società di cybersicurezza ci sono Bizarro, un virus bancario che arriva dal Brasile e che viene scaricato aprendo un link nelle email di spam. Oppure quel virus camuffato da un’app fasulla di Netflix che risponde ai messaggi per conto delle vittime ed esegue una serie di attività dannose. O la versione ‘rosa’ di WhatsApp che agisce in ‘background’ e ruba i dati di chi la scarica incautamente.

La classifica dei cinque paesi al mondo più attaccati dai malware è guidata da Stati Uniti (31.056.221) e Giappone (30.363.541). Dopo l’Italia in terza posizione, seguono India (4.411.584) e Australia (4.387.315). I settori più impattati nel nostro Paese da questa escalation malware sono la Sanità, molto bersagliata dagli hacker in quest’anno di pandemia tanto che anche l’Oms ha lanciato un alert cybersicurezza su informazioni e vaccini; a seguire ci sono il settore manifatturiero, il governo, le banche e il comparto tecnologico.

La famiglia di malware che in Italia ha più colpito le aziende è quella dei cosiddetti ‘Downad’ che possono infettare l’intera rete di una società sfruttando sistemi operativi obsoleti e non aggiornati.

Mentre gli utenti singoli sono stati attaccati maggiormente dalla famiglia dei ‘Coinminer’, malware che si nascondono all’interno di un sistema per sfruttare le capacità di calcolo e produrre criptovalute come i Bitcoin, all’insaputa degli utenti. Oltre ai malware, secondo dati di Trend Micro riferiti a tutto il 2020, il nostro paese è secondo in Europa dopo la Germania per diffusione dei ransomware, altra famiglia di virus malevoli che blocca i dispositivi e chiede un riscatto agli utenti per restituire i dati.

Per difendersi da questi virus sempre più diffusi e talvolta silenti è necessario essere vigili e seguire alcuni consigli. Prima di tutto “bisogna mantenere sempre aggiornarti i sistemi operativi per evitare che malintenzionati sfruttino le vulnerabilità” e bisogna “installare un antivirus non free ed effettuare regolari scansioni del sistema”, consiglia Gastone Nencini, Country Manager Trend Micro Italia.

Poi va seguito il buon senso. “Si deve fare attenzione a non utilizzare reti aperte quando ci si connette in wi-fi, bisogna effettuare il back up del sistema tenendolo poi separato dalla rete per avere un salvagente in caso di attacchi ransomware. Infine – conclude Nencini – poichè oltre il 90% dei malware e dei ransomware arriva via mail, bisogna sempre controllare l’indirizzo del mittente dei messaggi di posta e leggere bene il contenuto”.

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