Il commiato del premier uscente: “Buona coscienza del lavoro fatto”. La gratitudine di Mattarella: “Eccellente lavoro e risultati lusinghieri”
ROMA – Si sta per chiudere l’era Draghi per lasciare il posto al nuovo governo di centrodestra di Giorgia Meloni.
Restano ancora alcuni appuntamenti a cui il premier attuale dovrà partecipare come la tradizionale colazione di lavoro del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale, in vista del prossimo Consiglio Europeo di Bruxelles. Alla colazione erano presenti anche il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Roberto Garofoli.
“È stata una esperienza straordinaria di cui sono straordinariamente contento – ha commentato Draghi – finisce in una maniera molto soddisfacente, tutti noi, anche voi credo, con la buona coscienza del lavoro fatto questa è la cosa più importante”.
Il premier uscente ha anche detto di avere imparato molto in questi 20 mesi di incarico istituzionale. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ringraziato il presidente del Consiglio e i ministri presenti per “l’eccellente lavoro svolto e i lusinghieri risultati ottenuti” e ha chiesto al presidente Draghi di portare il suo saluto e il suo ringraziamento anche agli altri ministri non presenti alla colazione. A margine di quest’ultimo appuntamento ufficiale con il presidente della Repubblica, Draghi, ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa.
“Vi rivolgo un ringraziamento sentito – ha detto -. Voi in questi 20 mesi, tra pandemia e crisi energetica, avete svolto un servizio straordinario ai cittadini, aiutandoli a seguire e comprendere ciò che avviene. Un servizio straordinario anche per la democrazia italiana. Voi, stampa libera, avete avuto dal presidente del Consiglio, da me, il rispetto che si deve a una stampa libera, rispondendo alle domande al meglio possibile, con la massima sincerità e nel modo più chiaro possibile. Questo andrebbe sempre fatto ma è anche un segno di rispetto. Il vostro servizio alla democrazia rimane fondamentale”.
“È stata – ha aggiunto – una collaborazione piacevole anche dal punto di vista umano. Nessuno si aspettava che avremmo fatto tante conferenze stampa che duravano ore indefinite. Poi io venivo rimproverato… perché non riuscivo a dire basta alle domande”.
Draghi ha anche ringraziato “tutto lo staff della comunicazione di Palazzo Chigi, sia per come ha seguito il dialogo tra voi e me, sia per la campagna di comunicazione sul Pnrr, che è stata e sarà molto importante”.
Draghi, disteso e sorridente, dopo il saluto si è intrattenuto con i giornalisti: “Questa volta non sono previste domande”, ha scherzato e alla fine a posato per una foto con i cronisti e con lo staff. Se tutto andrà come previsto, il nuovo governo si insedierà alla fine di questo mese e dopo la partecipazione di Draghi al Consiglio dell’Ue Mattarella, tra il 21 e il 22, dovrebbe conferire l’incarico di governo a Meloni.
