Roma, 6 ott. (askanews) – Entrati nel vivo della stagione dei fichi d’India, i prezzi all’ingrosso si registrano in calo del 21,8% rispetto allo scorso anno. Lo segnala La Borsa della Spesa, il servizio settimanale di BMTI e Italmercati. I cosiddetti ‘Bastardoni’, di qualità superiore sono a 1,20 euro/Kg i più piccoli e a 2,50 euro/kg i più grandi. Bene la campagna dell’uva da tavola con prezzi all’ingrosso medi a 1,70 euro/Kg (-9,6% rispetto al 2024) per tutte le varietà ad eccezione di quella senza semi a 3 euro/kg. Inoltre, è iniziata la campagna dei cachi comuni dalla Campania e dall’ Emilia-Romagna, con quotazioni all’ingrosso che variano tra i 2 e i 2,80 euro/Kg (-2,5% risetto ad un anno fa); si attestano, invece, su 1,30 euro/kg i cachi vaniglia campani.
Nei mercati continuano ad arrivare le mele di montagna, all’ingrosso intorno a 1,60 euro/Kg mentre il prodotto di pianura, come la Golden e la Gala, restano poco più basse, a circa 1,00 euro/Kg. Agli sgoccioli le susine autunnali, tra cui la Stanley, la October Sun e la President che, all’ingrosso, si trovano a circa 1,30 euro/Kg.
Le temperature più fresche spingono i consumatori a scegliere prodotti autunnali come la zucca, stabile rispetto alla scorsa settimana. All’ingrosso i prezzi sono a 0,70 /kg per tutte le varietà ad eccezione della Tonda Delica che si attesta intorno a 1 /kg. Prosegue la produzione del cavolfiore che all’ingrosso è a 1,40 euro/Kg, in calo del 38% rispetto ad un anno fa. Inoltre, ottime le bietole, con una buona qualità e prezzi contenuti attorno a 1,00 euro/kg, in calo del 7,7% rispetto alla settimana scorsa e del 28,7% rispetto ad un anno fa.
In calo del 47% rispetto allo scorso anno le quotazioni del radicchio, la cui produzione abruzzese lascerà spazio a quella veneta. Complice una domanda ancora contenuta, è possibile trovare all’ingrosso da 1,80 a 2,20 euro/kg la varietà lungo precoce e da 1,50 a 1,70 il rosso tondo. Ancora abbondanti i peperoni provenienti dalla Sicilia, a prezzi stabili sui 1,50 euro/Kg (-25,3% sul 2024).
Per quanto riguarda il settore ittico,a partire dal primo ottobre è entrato in vigore il fermo pesca nel Tirreno e le attività di pesca nell’Adriatico sono tornate operative. Questo ha portato a un’offerta variegata: bene la lampuga, con un prezzo all’ingrosso intorno agli 8 euro/Kg. Presenti nei mercati anche i calamari tra i 20 e i 25 euro/Kg. Stabili le quotazioni delle orate di allevamento a 11 euro/Kg.
Cresce la richiesta di cefalo, intorno ai 3 euro/kg per il Bosega. Anche i suri, ideali per fritture leggere, sono una scelta economica sui 2 euro/Kg. Le pannocchie sono già disponibili e, all’ingrosso, si trovano sui 5 euro/Kg le pezzature più piccole e sui 7 euro/Kg quelle medie. L’alaccia resta conveniente intorno ai 2 euro/Kg.
In ultimo, tra le carni, l’equilibrio tra domanda e offerta, conferma la stabilità dei prezzi all’ingrosso del petto di pollo, che oscillano tra 7,90 e 8,20 euro/kg e della fesa di tacchino, tra 9 e 9,20 euro/Kg. In calo, invece, i prezzi dei quarti posteriori di vitellone. In questo caso i prezzi oscillano tra 9,78 e 10,18 euro/Kg.

