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Chi sono i fratelli Ramponi, i tre responsabili della strage di Verona

Chi sono i fratelli Ramponi, i tre responsabili della strage di Verona
Vigili del fuoco in azione

Agricoltori e allevatori della zona, i tre – tutti sulla sessantina, con Franco il più grande di 65 anni – in passato, sempre per il dovuto sgombero dell’abitazione, avevano già in più circostanze minacciato gesti estremi.

Sono dei momenti di enorme tragedia nella provincia di Verona, a Castel d’Azzano. Qui infatti, tre fratelli tra i 50 e i 60 anni sono tutti al centro della vicenda che riguarda l’esplosione di un casolare in ordine di sgombero. Questo, fatto saltare in aria (probabilmente con una bombola a gas) in mattinata subito dopo l’arrivo di carabinieri, polizia e VdF, ha portato alla morte di 3 militari, 15 sono invece i feriti. I tre fratelli, Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi, sono stati tutti rintracciati (Franco era riuscito a scappare, ma subito ritrovato in una campagna di sua proprietà) e arrestati in attesa di ulteriori sviluppi sulla tragedia.

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Chi sono i fratelli Ramponi, gli autori della strage di Castel d’Azzano

Ma chi sono i Ramponi? Parliamo dei tre i fratelli che con l’esplosione del casolare in atto di sgombero hanno ucciso tre carabinieri e ferito oltre 14 persone (tra i feriti anche la donna, Luisa Ramponi di 60 anni). Agricoltori e allevatori della zona, i tre – tutti sulla sessantina, con Franco il più grande di 65 anni – in passato, sempre per il dovuto sgombero dell’abitazione, avevano già in più circostanze minacciato gesti estremi. Ci sono stati anche dei gesti analoghi in passato a quello (fatale, finito in tragedia) dell’esplosione di questa mattina, come l’apertura di bombole di metano all’arrivo dell’ufficiale giudiziario nell’ottobre dello scorso anno. In quel caso, solo una lunga mediazione tra le parti evitò il peggio, purtroppo avvenuto poi in queste ore.

Le dichiarazioni del vicesindaco di Castel d’Azzano

Sul caso, ha parlato anche il vicesindaco di Castel d’Azzano, Antonello Panuccio. Ai microfoni di Rainews24 infatti, l’amministratore ha spiegato che “gli occupanti non volevano lasciare la casa” e che “il sottotetto era saturo di gas” al momento dell’intervento delle autorità, che era di fatto pianificato da giorni.  Secondo Panuccio inoltre, i tre fratelli Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi “non erano soggetti fragili” ma delle persone in età lavorativa “coinvolte in fatti criminosi e sottoposte a un’esecuzione forzata di recupero del credito”. Il Comune, infine, per loro “era pronto a offrire una sistemazione temporanea, ma c’era un ordine del giudice da rispettare”.

Chi sono i tre militari uccisi nell’esplosione a Verona

Come noto, a perdere la vita sono stati tre carabinieri. Si tratta del Luogotenente Marco Piffari, 56 anni, comandante della Squadra Operativa di Supporto (SOS) del 4° Battaglione “Veneto”; il Brigadiere Capo Valerio Daprà, 56 anni, e il Carabiniere Scelto Davide Bernardello, 36 anni, tutti e due degli operatori dell’Aliquota di Primo Intervento (API) del Nucleo Operativo Radiomobile di Padova. Sono al momento 15 invece i feriti.

Violenta esplosione a Verona, fermati due fratelli. Fermato anche il terzo colpevole

Tragedia nel Veronese, nella zona di Castel D’Azzano. Nelle scorse ore infatti, tre carabinieri sono morti e 15 tra militari, poliziotti e vigili del fuoco (ma attenzione, il bilancio potrebbe ancora crescere) sono rimasti feriti a causa di una forte esplosione che si è verificata all’interno di un casolare. Secondo quanto emerso, le forzi di polizia erano arrivate sul luogo per l’intervento di sgombero dell’abitazione, al cui interno si trovavano tre persone. Non appena arrivati nel casolare però, la deflagrazione e il crollo che si è abbattuto sulle autorità presenti sul posto. L’abitazione, da due piani, è infatti crollata e – all’arrivo dei VdF – per i carabinieri era già troppo tardi. Tra i feriti risulta esserci anche una degli occupanti, una donna (Maria Luisa Ramponi) che, secondo una prima ricostruzione del caso, sarebbe stata proprio la persona che ha innescato l’esplosione con l’utilizzo di una bombola del gas.

Per questo motivo, sia la donna – Luisa Ramponi, una 60enne – che il fratello Dino Ramponi (58) sono stati fermati dalle autorità, mentre un terzo fratello è stato appena fermato dopo essere stato ricercato in tutta la zona del Veronese dopo essere fuggito. Il 65enne Franco Ramponi, infatti, è stato ritrovato in una campagna di sua proprietà e non avrebbe opposto resistenza. Al momento, si lavora anche per le ricerche delle persone rimaste intrappolate sotto le macerie del casolare crollato, più volte messo nel mirino dalle autorità ma mai sgomberato fin qui per le minacce, poi rivelatesi reali, di “farsi saltare in aria” da parte dei tre fratelli occupanti.