La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta sull’esplosione avvenuta ieri a San Giovanni Galermo. Il reato ipotizzato dagli inquirenti è di disastro colposo. A confermarlo è stato il procuratore Francesco Curcio sottolineando che “abbiamo indagi in corso”. Titolari del fascicolo sono il procuratore aggiunto Fabio Scavone e il sostituto Emanuele Vadalà.
Nel frattempo, si continua a lavorare sodo in via Fratelli Gualandi dopo la terribile esplosione avvenuta ieri che, a causa di una maxi fuga di gas, ha provocato il crollo di una palazzina. Il comandante dei Vigili del Fuoco di Catania, l’Ing.Felice Iracà, ha incontrato questa mattina fa i giornalisti sul luogo del disastro, facendo il punto della situazione.
Le parole del Comandante Iracà: “14 feriti, due in codice rosso”
“L’area coinvolta dalla fuga di gas era di circa 16 ettari – esordisce – Siamo intervenuti immediatamente ed era difficile immaginare il punto esatto. Abbiamo chiamato i colleghi della rete gas perché le concentrazioni stanno sparse a macchia di leopardo. Stiamo eseguendo le valutazioni e non c’è il gas di pressione, il che rende più difficile l’individuazione del punto. Qualcuno ha avuto delle piccole ustioni e delle contusioni. Ci risultano 14 feriti e due in codice rosso”.
“Non si possono dare tempistiche: Policlinico senza gas”
Il comandante dei Vigili del Fuoco non si è sbilanciato su eventuali tempistiche per consentire il rientro nelle abitazioni di alcune delle decine di sfollati, facendo capire che ci potrebbero volere ancora diverse ore.
“Le tempistiche per il ripristino della normalità? Non si possono dare con certezza, fino a quando non individueremo il punto da cui parte la perdita di gas la rete del gas e la corrente elettrica resteranno staccate: al momento, ad esempio, anche al Policlinico è stato disattivato il gas. Di certo, andremo avanti con i lavori per tutta la giornata di oggi, continuando a rimuovere le macerie e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Il vicequestore Ciavola: “Ecco il bilancio: la situazione degli sfollati”
“Gli sfollati sono 41,13 sono i feriti e sono in due strutture alberghiere – le parole invece di Antonino Ciavola vicequestore e dirigente Squadra Volanti Catania – Noi come Questura stiamo prevenendo le operazioni di sciacallaggio perché le abitazioni devono essere tutelate, in particolare i beni. Quando termineranno le operazioni di messa in sicurezza dei Vigili del Fuoco le persone potranno riprendere i loro beni e rientrare in casa, si spera in totale sicurezza, o andare nelle strutture alberghiere o da parenti. Alcune persone sono già rientrate nella notte, altri li abbiamo evacuati, anche gli anziani della struttura. Le due persone in codice rosso sono sotto le cure dei sanitari ed è impossibile dare una valutazione. In giornata si completeranno le operazioni di verifica della staticità delle struttura, tra le quali l’Oda, che comunque non dovrebbe essere interessata”.
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