Le parole ai microfoni del Quotidiano di Sicilia di Gianfranco Todaro, presidente di Catania Rete Gas, dopo il disastro di ieri sera
“Non è facile prevedere questi eventi, possono succedere, e ciò che possiamo fare noi è intervenire tempestivamente, come è successo”. A spiegarlo è il presidente di Catania Rete Gas, Gianfranco Todaro, il mattino dopo l’esplosione di via Galermo. “Catania Rete Gas si sta occupando della sostituzione delle condotte vetuste, quelle che risalgono a 60-70 anni fa. Si trovano per lo più nel centro della città, Catania è stata metanizzata negli anni ’50. Per questo l’esplosione di via Galermo è un fatto anomalo”, ha spiegato il presidente della municipalizzata. “L’esplosione non è avvenuta in una zona con rete vetusta, ma risalente a una decina di anni fa. È stata una situazione anomala, la ricerca della causa è importante”.
Non è da escludere il dolo umano: la magistratura sta indagando
“È esplosa una palazzina in ristrutturazione dove erano in corso dei lavori – ha spiegato Todaro – e tra le cause si valuta l’otturazione di un tubo del gas. Sono in corso indagini da parte della magistratura”. Il presidente di Catania Rete Gas ha parlato di una “quantità enorme di gas. Quando la squadra è arrivata, i tombini erano già divelti. Tre nostri operai sono stati coinvolti, insieme al dirigente tecnico Gaetano Parasiliti. Ha perso la sua macchina personale e l’azienda un furgone, andato totalmente distrutto”.
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