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Estate bollente, bollette salate? I consigli per usare il condizionatore senza sprecare

Estate bollente, bollette salate? I consigli per usare il condizionatore senza sprecare
condizionatore imagoeconomica

In estate il condizionatore diventa indispensabile, ma attenzione ai consumi: ecco quanto può pesare in bolletta e come limitarli.

Con l’avvicinarsi dell’estate e le temperature che si preannunciano particolarmente elevate, il ricorso ai condizionatori diventa quasi inevitabile, sia in ambito domestico che lavorativo. Ma quanto consuma effettivamente un condizionatore? E come si può evitare che il comfort climatico si traduca in bollette salate?

Il condizionatore tra i principali responsabili dei consumi domestici

Tra gli elettrodomestici presenti in casa, il condizionatore è uno dei più energivori, secondo solo allo scaldabagno elettrico. In Italia si contano oltre 20 milioni di unità installate, con una media annuale di quasi 2 milioni di nuovi dispositivi, complice non solo l’innalzamento delle temperature, ma anche la spinta degli incentivi fiscali dedicati all’efficienza energetica.

Il consumo varia sensibilmente in base a diversi fattori: il tipo di apparecchio (portatile, split, multisplit), la classe energetica, la potenza nominale e le modalità d’uso. Un condizionatore portatile, ad esempio, consuma di più rispetto a un modello split con le stesse caratteristiche.

Prendendo in considerazione un condizionatore split da 12.000 BTU con efficienza energetica A++, utilizzato otto ore al giorno per un mese con una temperatura impostata a 25°C, il consumo stimato si aggira intorno ai 200 kWh. Tradotto in termini economici, significa circa 50 euro mensili in bolletta. Una cifra significativa, soprattutto se si considera l’uso prolungato nei mesi più caldi.

Sei consigli per ridurre i costi in bolletta

Esistono però diverse soluzioni per contenere i consumi senza rinunciare al benessere climatico. Di seguito, sei accorgimenti pratici per ridurre l’impatto in bolletta:

  1. Scegliere modelli ad alta efficienza. Optare per apparecchi con tecnologia inverter e classe energetica A++ o superiore consente di modulare la potenza in base al fabbisogno, evitando sprechi.
  2. Mantenere una temperatura equilibrata. Impostare il termostato tra i 25 e i 26°C è la soglia ideale. Ogni grado in meno può aumentare i consumi del 6–8%.
  3. Evitare dispersioni di aria fresca. Chiudere porte e finestre durante il funzionamento del condizionatore aiuta a mantenere costante la temperatura interna.
  4. Utilizzare timer e modalità notte. Programmare l’accensione e lo spegnimento o attivare la funzione “sleep” limita i cicli notturni e i consumi inutili.
  5. Pulire regolarmente i filtri. Un filtro pulito favorisce la circolazione dell’aria e riduce il carico sul compressore, migliorando l’efficienza dell’apparecchio.
  6. Isolare termicamente l’abitazione. Infissi di qualità, tapparelle e tende oscuranti contribuiscono a mantenere gli ambienti freschi più a lungo, riducendo il ricorso continuo alla climatizzazione.