Home » Estorsioni, richieste pizzo a tappeto a Canicattì, indagini

Estorsioni, richieste pizzo a tappeto a Canicattì, indagini


Esercenti commerciali e semplici cittadini costretti a pagare piccoli importi per non avere problemi.

Somme da cinque o, al massimo, venti euro, ma a scadenze ravvicinate anche più volte alla settimana.

E a chi non cede vengono fatte minacce e ritorsioni.

Accade a Canicattì, grosso comune agricolo in provincia di Agrigento, dove diverse vittime avrebbero informato le forze dell’ordine rifiutandosi però di formalizzare la denuncia.

Polizia e Carabinieri hanno avviato indagini.

Le richieste iniziano con pochi euro per un panino e una bevanda ma dopo poco dopo diventa un autentico “pizzo”, seppur modesto.

Nei mesi scorsi Canicattì era stata interessata da una campagna di adesione e sensibilizzazione anti racket e anti usura in seguito ad alcune operazioni delle forze dell’ordine.