Con un nuovo aggiornamento sui propri organi di competenza, l’Ingv – l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – attraverso l’Osservatorio Etneo, ha segnalato l’intensificazione dell’attività al cratere di Nord-Est dell’Etna già a partire dal tardo pomeriggio di ieri, giovedì 25 dicembre. Come testimoniano le immagini fornite dall’Istituto di monitoraggio, sono nitidi i bagliori in arrivo dall’area craterica.
Etna, prosegue l’attività al cratere di Nord-Est. I dati rilasciati dall’INGV
Ricordiamo che l’attività intracraterica è in corso da diverso tempo, ma a partire dallo scorso 24 di dicembre – la vigilia – si è registrato un nuovo e netto aumento dell’intensità, con un lancio di materiale avvenuto intorno alle 18.10 di quel giorno. Inoltre, viene riferito che dal punto di vista sismico l’ampiezza del tremore vulcanico si mantiene su dei valori elevati, mentre il centroide delle sorgenti del tremore è localizzato nell’area intorno al cratere Nord-Est.
Nonostante l’attività particolarmente intensa, le sorgenti sono dunque state localizzate sia sul cratere di Nord-Est che, in formato minore, anche alla Bocca Nuova, con una comparsa del tremore infrasonico a partire dalle 21.50. Infine, il dato sulla deformazione del suolo: si ha una variazione positiva di circa 30 nanostrain registrata dal dilatometro Druv a partire dalla giornata della vigilia di Natale, il 24 dicembre. La rete GNSS, non segnala invece delle variazioni importanti.
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