Prosegue il monitoraggio dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Catania per quanto riguarda la situazione dell’Etna. Nelle scorse ore il vulcano attivo più alto d’Europa ha fatto intravedere segnali di risveglio, dopo la breve eruzione avvenuta il 14 novembre scorso.
Etna, il comunicato dell’Ingv
Attraverso una nota diffusa nella mattinata odierna, l’Ingv ha comunicato che dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, si osserva che “permane una modesta attività stromboliana al cratere di SE“.
“L’attività produce modeste emissioni di cenere che si disperdono rapidamente in atmosfera in prossimità dell’area sommitale, in direzione Est, come indicato dal modello previsionale. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha un andamento variabile nel tempo, caratterizzato da rapide oscillazioni tra valori medi ed elevati”.
“L’attività infrasonica mostra dalla tarda serata di ieri una modesta diminuzione sia in termini di tasso di occorrenza che di energia degli eventi. Le sorgenti del tremore e degli eventi infrasonici permangono nell’area del cratere di Sud Est. Per quanto riguarda le deformazioni, i segnali della rete clinometrica appaiono stabili e non mostrano variazioni significative”, conclude l’istituto.
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