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Etna, il comunicato dell’INGV: nuova attività vulcanica

Etna, il comunicato dell’INGV: nuova attività vulcanica

Nuova attività sull’Etna. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, rende noto un comunicato.

Nuova attività sull’Etna. L‘Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, rende noto che al momento la visione dell’edificio vulcanico tramite la rete di telecamere di sorveglianza è totalmente occlusa a causa della copertura nuvolosa. Il modello previsionale della dispersione dell’eventuale nube eruttiva indica una direzione sud-est.

Le ultime notizie dal fronte etneo

A partire dalle ore 9:40 UTC il tremore vulcanico mostra un rapido aumento dell’ampiezza portandosi su valori alti. La localizzazione della sorgente media del tremore è in corrispondenza del cratere Bocca Nuova. Contemporaneamente si registra un analogo andamento del tremore infrasonico con eventi esplosivi localizzati al cratere Bocca Nuova.

A partire dalle ore 8:40 UTC si registrano variazioni sui segnali clinometrici con un massimo di circa 1.5 microradianti registrato alla stazione di Pizzi dei Neri (PDN). I segnali della rete GNSS non mostrano variazioni significative.

Etna, l’aggiornamento dell’INGV: ricaduta di cenere

Alle 11:39:30 (UTC) l’INGV comunica che dalle 10:45 UTC è stata segnalata ricaduta di cenere sull’abitato di Milo e Torre Archirafi. Al momento la visione dell’edificio vulcanico tramite la rete di telecamere di sorveglianza è totalmente occlusa sempre a causa della copertura nuvolosa. Dopo aver raggiunto il massimo valore di ampiezza alle ore 10:10 UTC il tremore vulcanico ha iniziato a diminuire. Le localizzazioni medie permangono in corrispondenza del cratere Bocca Nuova ad una quota di circa 3000 metri. Anche il tremore infrasonico ha raggiunto il massimo alle ore 10:10 UTC per poi diminuire nettamente. Gli eventi infrasonici sono localizzati in corrispondenza del cratere Bocca Nuova.
Dalle ore 08:40 UTC si registra una variazione cumulata di circa 30 nanostrain al dilatometro di Monte Ruvolo (DRUV). I dati della rete GNSS non mostrano variazioni significative.

Fonte foto: INGV