L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo ha rilevato, attraverso le proprie telecamere di sorveglianza, la presenza di una colata lavica in area sommitale dell’Etna, con il flusso che si dirige verso sud.
I dati INGV
Secondo l’INGV, il tremore vulcanico si mantiene su valori medi, ma con un trend in aumento. Le sorgenti del tremore sono localizzate a circa 2.900 metri di quota, tra i crateri Voragine e Nord Est.
L’attività infrasonica risulta bassa sia per numero di eventi che per ampiezza, con fenomeni localizzati principalmente in corrispondenza del cratere di Nord Est.
I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non evidenziano, al momento, variazioni significative.
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