L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha reso noto che l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza dell’Ingv e le osservazioni effettuate dai vulcanologi durante un sopralluogo effettuato ieri nelle zona sommitali, evidenziano una continua attività stromboliana dal Cratere di Sudest.
Questa attività, viene sottolineato in un comunicato dell’Ingv, ha “frequenza e intensità variabile nel tempo”.
Una nube di cenere diluita
Questa mattina, per esempio, a partire dalle quattro e trenta circa, è stato registrato “un intensificarsi dell’attività stromboliana nelle bocche del settore sommitale orientale del cono”.
Questa attività, hanno sottolineato gli studiosi, “ha prodotto per un’ora circa una nube di cenere diluita che si è dispersa verso Est”.
Immagini spettacolari
Le spettacolari immagini che vi proponiamo in questa gallery sono state scattate dai vulcanologi dell’Ingv Boris Behncke e Francesco Ciancitto per Ingv vulcani e da Orazio Valenti, quest’ultimo tra l’altro autore del libro “Il mio Omaggio al Mongibello”, con oltre settecento foto del vulcano .
Due terremoti a Milo
Stamattina, inoltre, due terremoti, rispettivamente di magnitudo 2.5 e 2.0 sono stati registrati alle sette e venticinque e alle sette e quarantuno dai sismografi della Sala operativa dell’Ingv di Catania. Il primo è avvenuto a otto chilometro a ovest del Comune etneo di Milo, l’altro a undici chilometri.
Behncke, niente di preoccupante
“Si tratta – ha spiegato il vulcanologo Boris Behncke – di quel tipo di attività dell’Etna che auspichiamo sempre: bellissima da vedere ma che non dà problemi. A parte ovviamente quelli riguardanti la cenere che potrebbe impattare con il traffico aereo o dei boati che, di notte, potrebbero disturbare il sonno. Anche i due piccoli terremoti di stamattina nelle vicinanze di Milo non devono preoccupare. Fanno parte della dinamica dell’Etna che quando carica, come in questi giorni, mette sotto pressione i propri fianchi che cominciano a scricchiolare. E allora possono verificarsi o uno sciame sismico o un terremoto a bassa intensità e piuttosto superficiali tipici di questo tipo di stress”.
L’attività stromboliana continua
Sul fronte vulcanologico, l’Ingv ha confermato che “continua un’intensa attività stromboliana da diverse bocche presenti al fondo del Cratere Bocca Nuova, con lancio di materiale che arriva anche a superare l’orlo craterico”.
Dal Cratere Voragine, poi, si osserva “attività stromboliana ed effusiva che alimenta una piccola colata lavica intra-craterica diretta verso Bocca Nuova”.
Attività intra-craterica
Continua anche l’attività esplosiva intra-craterica al Cratere di Nord-Est.
Dal punto di vista strumentale, si legge ancora nel comunicato dell’Ingv, “L’ampiezza del tremore vulcanico, pur mantenendosi su valori alti, non mostra variazioni significative”.
Anche la localizzazione della sorgente del tremore e l’attività infrasonica sono stazionari.
I segnali delle stazioni di monitoraggio delle deformazioni del suolo non hanno registrato variazioni significative.