Il cratere è cresciuto di 37 metri grazie ai parossismi di questi mesi. Il vulcano ha raggiunto quota 3.357: oggi l'ufficializzazione da parte dell'Ingv. Stamattina nube di cenere dal Nord est
Mentre l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, rende noto che, dall’analisi delle rete di videosorveglianza, “si rileva che prosegue una debole emissione lavica dalla base orientale e sud-orientale del Cratere di Sud est”, trapela la notizia che proprio quest’ultimo rappresenta la nuova vetta dell’Etna.
Il cratere, infatti, è cresciuto di 37 metri grazie ai parossismi di questi mesi.
Ora il vulcano è alto complessivamente 3.357 metri e proprio oggi dovrebbe essere l’ufficializzato il dato della misurazione, che risale alla fine dello scorso mese di luglio, da parte dell’Ingv.
Che intanto ha reso noto come le colate laviche – nella foto di Orazio Valenti ne vedete una – rimangano confinate a una quota di circa 2900 metri.
Intanto, intorno alle 9.20 di stamattina è stato registrato un evento esplosivo dal Cratere di Nord est, che ha generato una nube di cenere alta circa seimila metri, dispersasi verso sud-est.
A questa esplosione sono seguite altre, deboli emissioni di cenere e vapore; attualmente il fenomeno è in diminuzione.
Dalle 9.19, inoltre, è stata registrata una sequenza sismica della durata di circa un minuto costituita da cinque eventi a bassa frequenza di moderata energia, ascrivibili ad attività esplosiva al cratere di Nord Est.
Questo ha determinato un repentino incremento dell’ampiezza del tremore su valori medio-bassi ed un successivo rientro su valori bassi.
Per quanto riguarda l’attività infrasonica non si registrano variazioni significative, ad esclusione di un segnale infrasonico a bassa energia associato all’attività esplosiva riportata.
L’ultima emissione di cenere dal Cratere di SE si era verificata nel primo pomeriggio di ieri.