Prosegue anche nella mattinata odierna l’attività vulcanica al Cratere di Nord-Est dell‘Etna. Leggere le ricadute di cenere a Piano Provenzana e a Taormina. Nelle prossime ore possibili ricadute anche nei Nebrodi.
Etna, prosegue l’attività al cratere di Nord-Est. I dati rilasciati dall’INGV
Ricordiamo che l’attività intracraterica è in corso da diverso tempo, ma a partire dallo scorso 24 di dicembre – la vigilia – si è registrato un nuovo e netto aumento dell’intensità, con un lancio di materiale avvenuto intorno alle 18.10 di quel giorno. Inoltre, viene riferito che dal punto di vista sismico l’ampiezza del tremore vulcanico si mantiene su dei valori elevati, mentre il centroide delle sorgenti del tremore è localizzato nell’area intorno al cratere Nord-Est.
Nonostante l’attività particolarmente intensa, le sorgenti sono dunque state localizzate sia sul cratere di Nord-Est che, in formato minore, anche alla Bocca Nuova, con una comparsa del tremore infrasonico a partire dalle 21.50. Infine, il dato sulla deformazione del suolo: si ha una variazione positiva di circa 30 nanostrain registrata dal dilatometro Druv a partire dalla giornata della vigilia di Natale, il 24 dicembre. La rete GNSS, non segnala invece delle variazioni importanti.
Il terremoto nel Messinese nella mattina di oggi 27 dicembre
Un terremoto di magnitudo ML 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km W Fiumedinisi (ME), il 27-12-2025 08:44:08 (UTC +01:00) ora italiana con coordinate geografiche (lat, lon) 38.0302, 15.3610 ad una profondità di 40 km. Il terremoto è stato localizzato da Sala Sismica INGV-Roma, l’ufficio di monitoraggio che riporta il sisma nel Messinese di questa mattina dopo le attività eruttive di questi minuti anche su Stromboli, nelle Isole Eolie.
Stromboli, piccola colata di lava nell’area nord: la segnalazione dall’Ingv
Dopo l’attività eruttiva in corso sul versante Nord-Est dell’Etna, anche a Stromboli nelle ultime ore è stata segnalata una piccola colata di lava nell’area nord del vulcano.
Il tutto si nota dalle immagini del sistema di monitoraggio dell’Ingv, l’Istituto Nazionale di Geofisica e vulcanologia, con grande riferimento all’Osservatorio etneo di Catania. Da qui infatti, si nota un mini flusso che si riversa sull’area eoliana.
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