Dopo l’eruzione di domenica 14 agosto passa da “attenzione” a “preallarme” con “alta probabilità di accadimento imminente” la “fase operativa” sull’Etna così come comunicato nella serata di ieri, martedì 15 agosto 2023, da parte della Protezione civile della Regione Siciliana.
In merito all’accesso alle aree sommitali del vulcano “valgono, per quanto oggi applicabili, le prescrizioni contenute nelle ‘Procedure di allertamento Rischio vulcanico e modalità di fruizione per la zona sommitale del vulcano Etna’, di cui fa testo l’ordinanza della Prefettura di Catania n.18709 del 4 aprile 2013”.
Etna, le indicazioni ai Comuni
La Protezione civile della Regione Siciliana invita i sindaci dei Comuni sommitali e gli altri enti “ad attivare le misure discendenti dalle procedure precedentemente richiamate, con particolare riferimento a: interdizioni delle aree interessate; mantenersi informati sull’evoluzione delle fenomenologie in corso; attivazione del Coc e delle locali Oo.d.V., nonché delle procedure previste dal vigente Piano comunale di Protezione civile”.
Ingv: “Tremore vulcanico ancora alto”
Sempre nella serata di ieri l’Ingv di Catania, attraverso un comunicato ufficiale, ha reso noto che nel corso delle ultime ore “l’ampiezza media del tremore vulcanico è stata caratterizzata da ampie oscillazioni dei suoi valori mantenendosi fino alle 15 di lunedì sempre nell’intervallo dei valori medi”.
“Tali oscillazioni sono diventate ancora più ampie e in brevi momenti l’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto l’intervallo dei valori alti“.
“Allo stato attuale l’ampiezza media rientra nell’intervallo dei valori medi. I centroidi delle sorgenti del tremore vulcanico nell’arco della giornata hanno interessato gran parte dell’area sommitale, spaziando tra il cratere Sudest e un’area ad est dei crateri Centrali”.
“Attività infrasonica in ripresa”
“Le profondità interessate ricoprono un ampio intervallo crostale, compreso tra 1.700 e 2.900 metri sopra il livello del mare. Riguardo all’attività infrasonica dalle 17 circa di lunedì si registra una modesta sua ripresa, mostrando parimenti al tremore periodi più o meno intensi”.
“Le sorgenti sono principalmente ubicate in corrispondenza del cratere Bocca Nuova. I segnali delle reti di deformazione non mostrano variazioni significative”, conclude l’Ingv etnea.
Fonte foto: ct.ingv.it

