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Etna, riprende il flusso lavico in direzione sud-ovest

Etna, riprende il flusso lavico in direzione sud-ovest

Prosegue l’attività effusiva dalla bocca posta a 3100 metri, che alimenta un campo lavico in direzione sud-ovest

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che, la bocca effusiva posta a quota 2980 metri ha ripreso ad alimentare un flusso lavico che si propaga in direzione sud-ovest. Prosegue l’attività effusiva dalla bocca posta a 3100 metri, che alimenta un campo lavico in direzione sud-ovest, e dalla bocca posta a 3200 metri, sul fianco meridionale del Cratere di Sud-Est, che alimenta un campo lavico formato da più bracci diretti verso sud-ovest e sud.

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Continua l’attività stromboliana al cratere di Sud-Est, con ricaduta dei prodotti piroclastici al di fuori dell’orlo craterico. Si osservano inoltre, sempre al cratere di Sud-Est, sporadiche e deboli emissioni di cenere vulcanica, rapidamente disperse dai venti in quota. Dal punto di vista sismico, dopo la fase di decremento segnalata nel precedente comunicato di aggiornamento, l’ampiezza media del tremore ha ripreso ad aumentare gradualmente dalle 21:30 circa di ieri, mantenendosi nell’intervallo dei valori elevati. Il centroide delle sorgenti del tremore rimane localizzato nell’area del Cratere di Sud-Est, ad una quota di circa 3000 metri. L’attività infrasonica, pur mantenendo un andamento discontinuo, mostra un moderato decremento dalle prime ore di oggi. Gli eventi, caratterizzati da ampiezza bassa e media, sono localizzati al Cratere di Sud-Est. I segnali di deformazione del suolo registrati dalle reti GNSS (HF) e clinometrica non mostrano attualmente variazioni significative. La stazione dilatometrica DRUV continua a mostrare una lenta variazione in decompressione, cumulando fino ad oggi, a partire dall’inizio dell’attività effusiva in corso, un totale di circa -35 nanostrain.