Nel corso del tardo pomeriggio di ieri si è registrato un progressivo aumento dell’attività dell’Etna, in particolare per quanto riguarda il tremore vulcanico. Il fenomeno è legato a una nuova fase di attività stromboliana intracraterica che interessa il fondo del Cratere di Nord-Est, una delle bocche sommitali del vulcano attivo più alto d’Europa. Al momento non sono state osservate né colate laviche né emissioni di cenere, elementi che indicano una situazione sotto controllo.
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L’attività in corso non comporta conseguenze per la popolazione né rischi immediati. Inoltre, a causa della copertura nuvolosa che interessa l’area sommitale del vulcano, il fenomeno non risulta visibile dal capoluogo etneo. La situazione è costantemente monitorata dagli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), sede di Catania, che seguono con attenzione l’evoluzione dei parametri vulcanologici.
In seguito a questa lieve variazione dell’attività, è stato comunque emesso un Vona di colore giallo, il bollettino informativo destinato al settore dell’aviazione. Il livello giallo rappresenta il secondo grado di allerta nella scala di riferimento, collocandosi al di sotto dei livelli arancione e rosso. Si tratta di una segnalazione di prudenza che indica una fase di attenzione generale, senza implicare particolari criticità operative o restrizioni al traffico aereo.
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