“Palermo sta ancora competendo per Euro2032”. Lo dice il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi in visita nel capoluogo siciliano a margine della visita dello Skatepark di Bonagia parlando della possibilità che lo Stadio Renzo Barbera possa rientrare nel novero delle sedi italiane per la kermesse continentale che si dividerà con la Turchia.
Il ministro aggiunge: “La settimana scorsa abbiamo fatto una riunione col sindaco, la proprietà del Palermo, la società e chi si sta occupando della progettazione, a dimostrazione della volontà quantomeno di avere uno stadio moderno, in linea con le ambizioni del club e dei tifosi palermitani”.
La corsa di Palermo per Euro 2032, l’iter burocratico per ottobre 2026
Nei mesi scorsi è stato presentato un crono-programma. Le tappe fondamentali di questo iter sono le seguenti:
Docfap – ossia il Documento di fattibilità delle alternative progettuali. L’Amministrazione comunale e la società dovranno scegliere il miglior progetto possibile in base a costi e benefici ed elaborare scenari e soluzioni progettuali sostenibili. Deve esser pronto per dicembre. A giorni dovremmo avere novità. Se non a ore.
Dip – il Documento di indirizzo di progettazione. Il lavoro in questa fase dovrà essere pronto a febbraio 2026.
Progetto di fattibilità tecnico economica. Dovrà essere definito entro aprile 2026 per essere presentato in Comune entro la prima metà di maggio.
La documentazione dovrà essere presentata alla Figc entro e non oltre luglio 2026. Da qui la Federcalcio sceglierà le sue sedi da sottoporre alla Uefa che darà la sua decisione definitiva a ottobre 2026. A quel punto, a gennaio 2027 cominceranno i lavori di ammodernamento dello stadio Renzo Barbera.
Lo stadio Barbera e Italia 90
Palermo, come ricordiamo, ospitò le partite del girone F dei mondiali di Italia ’90. All’allora Favorita venne rimesso a nuovo dopo un lungo percorso di ristrutturazione che costrinse la squadra rosanero (all’epoca in C1) ad emigrare a Trapani e che vide anche anche una tappa dolorosissima: il 30 agosto del 1989 un traliccio che serviva da sostegno per la copertura della tribuna crollò provocando la morte di cinque operai Antonino Cusimano, Serafino Tusa, Giovanni Carollo, Domenico Rosone e Gaetano Palmeri. Una targa all’ingresso della tribuna li ricorda.
Nonostante questo gravissimo incidente, i lavori proseguirono e vennero portati a termine con successo. L’impianto, nuovissimo, venne inaugurato il 30 maggio del 1990 in occasione della finale di ritorno di Coppa Italia di Serie C tra Palermo e Lucchese (vinsero i toscani ai rigori) con la benedizione dell’allora cardinale del capoluogo siciliano Salvatore Pappalardo.
Tredici giorni dopo, il 12 giugno, l’impianto ospitò l’incontro della prima giornata del gruppo F dei mondiali tra Paesi Bassi ed Egitto che si chiuse 1-1; il 17 giugno si giocò Eire-Egitto che finì 0-0 ed entrò nella storia: nessun tiro in porta e melina costante delle due formazioni che spinse la Fifa a studiare soluzioni per evitare questo tipo di spettacolo (accelerò l’introduzione della regola che vietò al portiere di raccogliere con le mani il pallone su retropassaggio di piede del compagno di squadra). L’ultimo incontro della kermesse iridata è datato 21 giugno: Eire-Paesi Bassi si diviserò la posta con un pareggio per 1-1 che qualificò entrambe agli ottavi di finale.
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