L’episodio di evasione dal carcere minorile di Palermo riaccende i riflettori sulle gravi criticità del sistema penitenziario. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) si dice pronto a manifestare, attuando tutte le legittime forme di protesta.
Capece: “Basta, siamo pronti a manifestare”
“Adesso il Sappe dice basta veramente ed è pronto a manifestare in tutta la regione”, ha dichiarato Donato Capece, segretario generale del Sappe. Capece ha espresso preoccupazione riguardo l’accaduto, invitando ancora una volta a prestare attenzione alle difficoltà che il personale di polizia penitenziaria sta affrontando. Secondo il sindacato, la situazione sta diventando sempre più insostenibile.
“È necessario che chi di dovere tenga in considerazione le criticità del personale di polizia penitenziaria”, ha ribadito Capece, sottolineando la mancanza di risposte adeguate di fronte agli episodi critici che si verificano con crescente frequenza.
L’evasione dal Malaspina: la dinamica dei fatti
L’incidente che ha spinto il sindacato alla protesta è un’evasione avvenuta all’Istituto minorile Malaspina di Palermo. “Tre detenuti di nazionalità straniera – ha raccontato Calogero Navarra, segretario del Sappe per la Sicilia – sono evasi dall’Istituto minorile Malaspina. Servendosi delle lenzuola hanno scavalcato il muro di cinta per poi darsi alla fuga. Dopo tre ore circa sono stati catturati 2 dei tre in due operazioni congiunte con la polizia e i carabinieri. Il terzo è stato avvistato dai colleghi dell’Istituto che, seppur liberi dal servizio, si sono resi disponibili per le ricerche”.
Il Sappe chiede maggiore attenzione
L’episodio non è isolato e rappresenta solo l’ultima manifestazione di una serie di problematiche che il Sappe ha sollevato da tempo. Il sindacato chiede con urgenza interventi che migliorino le condizioni di lavoro del personale di polizia penitenziaria e garantiscano maggiore sicurezza all’interno degli istituti penali.