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Ex capo ultras dell’Inter ucciso: niente cori in curva nella gara contro la Samp

Ex capo ultras dell’Inter ucciso: niente cori in curva nella gara contro la Samp
Tifosi seduti sulle porltroncine della tribuna rossa,nel rispetto delle regole del distanziamento anti covid, indossano mascherine sanitarie allo Stadio Meazza per assistere all’amichevole Inter-Pisa, allo Stadio Meazza di Milano il 19 Settembre 2020.ANSA/ROBERTO BREGANI

L’omicidio è avvenuto a Milano in tarda serata, prima del fischio di inizio di Inter – Samp

Vittorio Boiocchi, 70 anni, storico capo ultras della curva dell’Inter è stato ucciso, a colpi di arma da fuoco, in via Fratelli Zanzottera a Milano, quartiere in cui risiedeva. L’uomo è stato vittima di un agguato, poco prima delle 20, colpito – secondo i primi riscontri – da almeno tre colpi di pistola al torace e al collo.

E’ morto poco dopo il ricovero all’ospedale San Carlo dove era arrivato in condizioni già disperate. Sull’omicidio indaga la squadra Mobile della questura guidata da Marco Calì.

Niente cori a San Siro

Intanto la notizia dell’omicidio si è diffusa anche allo Stadio Meazza, durante la partita Inter – Sampdoria. Momenti di choc tra i tifosi tanto che nessun coro è partito dalla curva Nord e gli striscioni sono stati ritirati. Alla fine del primo tempo, invece, i Boys hanno abbandonato il secondo anello.