Riceviamo e pubblichiamo di seguito l’intervento di Don Piero Galvano, ex direttore della Caritas di Catania e parroco della Chiesa di San Pio da Pietralcina.
Il messaggio di Don Piero Galvano
Quasi ogni giorno, nella striscia di Gaza, l’esercito israeliano uccide civili palestinesi in cerca di cibo e di acqua per sopravvivere. I profughi palestinesi vengono sballottati di qua e di là, in cerca di una fissa dimora.
Il Patriarca Abramo, alle Querce di Mamre, come è narrato nel capitolo 18 del libro della Genesi, accolse premurosamente tre visitatori: la sua straordinaria ospitalità diverrà un punto di riferimento e di esempio per ogni accoglienza e rispetto della persona. L’ospite è sacro! I Figli di Abramo oggi, non sono più degni di chiamarsi così, perché stanno trattando i Palestinesi della Striscia di Gaza in modo barbaro e disumano: hanno rinnegato la vera stirpe di Abramo.
Il 7 gennaio 2015, due uomini uccisero 12 persone della redazione di Charlie Hebdo, per aver pubblicato alcune vignette satiriche su Maometto, offendendo la sensibilità religiosa dei Musulmani. In quella occasione, ricordo benissimo, tutto il mondo si indignò con manifestazioni e proteste pubbliche. Perché il mondo intero non protesta dinanzi al genocidio del popolo palestinese? Perché i Governi non ritirano il proprio Ambasciatore dallo Stato d’Israele? Perché la Santa Sede non dà l’esempio in questo?
Perché i Vescovi non fanno sentire clamorosamente la propria voce? Stiamo assistendo in modo passibile allo sterminio di una popolazione, come se stessimo guardando una “piece teatrale”, aspettando come vada a finire… I nostri bambini stanno morendo a Gaza! Le nostre mogli stanno morendo a Gaza! Noi tutti stiamo morendo a Gaza! Il mondo intero sta morendo a Gaza! Mi dispiace dirlo: sono convinto che nel tempo gli Ebrei, ancora una volta, appenderanno le loro cetre ai “salici piangenti”.
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