Messina

Un “nuovo inizio” per Messina grazie al PNRR, l’ex Macello lascia spazio a un nuovo Waterfront

Messina si prepara a un nuovo capitolo dell’evoluzione urbana che, da nord a sud, sta interessando tutta la città. Dopo l’ex fiera e l’area di Maregrosso, la cui liberazione consentirà la restituzione di buona parte del mare negato alla cittadinanza, stavolta toccherà all’abbattimento dell’area dell’ex Macello e della ex Facoltà di Veterinaria – un tempo fiore all’occhiello della città -, che lascerà posto a un nuovo waterfront.

Dall’ex Macello al nuovo waterfront di Messina, la storia

Fino agli anni ’60, questa zona a cavallo tra la periferia sud e il centro cittadino, rappresentava uno dei principali punti di riferimento balneari per i messinesi che vivevano a ridosso del viale Europa e di via La Farina. Il “Lido Sud“, questo il nome attribuito al luogo, era stato aperto nel 1926 come servizio per gli studenti dell’Accademia Peloritana, diventando presto un luogo di svago e vacanza per l’intero quartiere.

Negli anni successivi, l’area ha subìto una progressiva decadenza a causa della realizzazione di attività produttive spesso abusive e che mai hanno tenuto in considerazione l’impatto ambientale che avrebbero potuto causare quei manufatti a pochi metri dal mare. Da lì, la zona è andata via via spopolandosi e il degrado ha inghiottito ciò che restava dell’affaccio sullo Stretto tra baracche, cappannoni industriali e vie pubbliche assoggettate anche in questo caso in modo abusivo.

Il nuovo inizio grazie al Pnrr

Dopo circa sessant’anni di abbandono, la città si prepara adesso a un nuovo inizio. Grazie a un investimento di circa 20 milioni di euro, provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Comune di Messina si appresta ad avviare il processo di rigenerazione dell’ex Macello e della ex Facoltà di Veterinaria, trasformandoli in un moderno Waterfront.

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Il piano

Il progetto, già avanzato e sottoposto all’esame delle autorità competenti, prevede una serie di interventi mirati a restituire dignità e bellezza a quest’area dimenticata. Prima di tutto sarà necessario un lavoro preliminare di pulizia e bonifica dell’area – lo stesso che chiedono a gran voce da oltre trent’anni i comitati Ex Sanderson, ad appena un paio di chilometri di distanza più a sud – attualmente invasa dalla vegetazione e dai rifiuti accumulati nel corso degli anni.

Il RUP Francesco Falcone insieme all’assessore Salvatore Mondello hanno delineato un piano d’azione che prevede, in primo luogo, un’intensa opera di ripulitura dell’area da parte della Messina Servizi Bene Comune. Solo una volta completata questa fase sarà possibile avviare il piano di demolizione dei vecchi fabbricati, necessario per la definizione del progetto esecutivo e per l’avvio della gara d’appalto per la rigenerazione dell’intera area.

Contrariamente alle prime ipotesi, sarà palazzo Zanca a occuparsi direttamente della redazione del progetto esecutivo. La trasformazione dell’ex Macello e della ex Facoltà di Veterinaria in un moderno Waterfront, consentiranno a Messina di poter sfruttare a pieno le potenzialità di un mare troppo a lungo negato e oggi al centro dell’agenda politica e sociale dell’amministrazione Basile.