Dopo anni di stallo e commissariamenti, domenica 27 aprile in Sicilia si torna a votare per rinnovare gli enti di area vasta: sei Liberi Consorzi e le tre Città metropolitane. Si tratta di elezioni di secondo livello, riservate esclusivamente ai sindaci e ai consiglieri comunali. Nei Liberi Consorzi si voterà per eleggere sia il presidente sia i consiglieri (su due schede distinte), mentre nelle Città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) si voterà solo per il Consiglio metropolitano: qui la carica di presidente è automaticamente attribuita al sindaco del capoluogo.
Quando e dove si vota
Le urne saranno aperte domenica 27 aprile dalle 8 alle 22. Le operazioni di scrutinio inizieranno alle 8 di lunedì 28 aprile. I seggi saranno allestiti presso ciascuno dei nove enti di area vasta. Il conteggio dei voti sarà affidato a un Ufficio elettorale composto da tre iscritti all’Albo nazionale dei segretari comunali e provinciali.
Il meccanismo del voto ponderato: come funziona
Le elezioni avverranno con il sistema del voto ponderato: il peso del voto varierà in base alla dimensione demografica del Comune di appartenenza di sindaci e consiglieri.
In pratica, chi vota riceverà una scheda di colore diverso a seconda della fascia demografica:
- Azzurra: Comuni fino a 3.000 abitanti
- Arancione: 3.000-5.000 abitanti
- Grigia: 5.000-10.000 abitanti
- Rossa: 10.000-30.000 abitanti
- Verde: 30.000-100.000 abitanti
- Viola: 100.000-250.000 abitanti
- Gialla: 250.000-500.000 abitanti
- Marrone: 500.000-1.000.000 abitanti
- Blu: oltre 1.000.000 abitanti
L’indice di ponderazione calcolerà il peso specifico di ogni voto prima della proclamazione dei risultati.
Quanti saranno gli eletti
Complessivamente saranno eletti 6 presidenti e 68 consiglieri nei Liberi Consorzi e 50 consiglieri nelle Città metropolitane. Nel dettaglio:
- Palermo: 18 consiglieri (82 Comuni votanti)
- Catania: 18 consiglieri (58 Comuni votanti)
- Messina: 14 consiglieri (108 Comuni votanti)
Nei Liberi Consorzi provinciali:
- Agrigento: 12 consiglieri
- Caltanissetta: 10 consiglieri
- Enna: 10 consiglieri
- Ragusa: 12 consiglieri
- Siracusa: 12 consiglieri
- Trapani: 12 consiglieri
Un voto che sblocca anni di commissariamenti
Con queste elezioni, la Sicilia mette fine a una lunga fase di commissariamenti iniziata anni fa, restituendo finalmente la governance ordinaria agli enti intermedi. Una svolta importante, anche in vista delle future politiche di programmazione territoriale e di utilizzo dei fondi europei.

