Non ha “convinto” il prezzo di 310 euro a tonnellata. Il presidente della Srr, Laudani: “Sono molto preoccupato”. L’assessore Barresi: “Il Comune presserà la Regione per avere tempo e sostegno”
CATANIA – Nessuna offerta per esportare i rifiuti fuori dalla Regione. La gara pubblicata dalla società di regolamentazione rifiuti Catania Area metropolitana è andata deserta, nonostante i cinquanta inviti circa inviati dalla Srr nei confronti delle ditte che si occupano dello smaltimento di rifiuti di tutta Italia, dei gestori degli impianti e delle discariche.
Una notizia affatto buona, considerato che le discariche siciliane, già da tempo, sono prossime alla saturazione e occorrerà trovare chi possa portare fuori dalla Regione la quota di raccolta indifferenziata eccedente il 35%, il massimo consentito dall’attuale normativa. E che preoccupa, e non poco, il presidente della Srr, Francesco Laudani. “Sono molto preoccupato – spiega -. Evidentemente occorre fare nuovi calcoli, se il costo previsto, più alto di quello praticato dalla Sicula trasporti, non è stato ritenuto vantaggioso. A breve ci riuniremo con il cda e con le altre Srr e con l’assessore Baglieri – continua – per capire come muoverci. Il tempo infatti è poco, anzi è già scaduto”.
Secondo Laudani, evidentemente, nessuno dei soggetti invitati ha trovato vantaggioso il costo, circa 33 milioni l’anno, calcolato dalla stazione appaltante per mandare fuori dalla Sicilia – dove gli impianti sono praticamente esausti – la quota di raccolta differenziata eccedente il 35% e il fatto che la gara sia andata deserta evidenzierebbe uno scollamento dei costi calcolati rispetto a quelli reali.
Che sarebbero molto più alti dei 310 euro a tonnellata calcolati nell’appalto, a loro volta già abbondantemente superiori ai 240 euro applicati attualmente da Sicula Trasporti che gestisce la discarica di Lentini, e che già l’amministrazione comunale di Catania ha dichiarato insostenibili. Tanto da aver mandato apposita richiesta alla Regione.
Sulla questione interviene l’assessore all’ambiente del Comune che evidenzia i grossi risultati della città dopo il cambio di appalto, pur mostrando preoccupazione per la situazione contingente. “La Srr procederà a valutare i prossimi passi – afferma Andrea Barresi. Nel frattempo, il Comune come ha dichiarato il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, presserà la Regione per avere tempo e sostegno. D’altronde – continua – i dati della differenziata sono in forte crescita e adesso sono arrivate anche le telecamere per sanzionare gli incivili, che stanno già producendo effetti. La speranza è che, da qui a qualche mese, Catania riuscirà a raggiungere percentuali tali da non dover esportare i rifiuti indifferenziati”.