Export dei rifiuti, gara deserta. Catania rischia una nuova crisi - QdS

Export dei rifiuti, gara deserta. Catania rischia una nuova crisi

Melania Tanteri

Export dei rifiuti, gara deserta. Catania rischia una nuova crisi

venerdì 08 Aprile 2022

Non ha “convinto” il prezzo di 310 euro a tonnellata. Il presidente della Srr, Laudani: “Sono molto preoccupato”. L’assessore Barresi: “Il Comune presserà la Regione per avere tempo e sostegno”

CATANIA – Nessuna offerta per esportare i rifiuti fuori dalla Regione. La gara pubblicata dalla società di regolamentazione rifiuti Catania Area metropolitana è andata deserta, nonostante i cinquanta inviti circa inviati dalla Srr nei confronti delle ditte che si occupano dello smaltimento di rifiuti di tutta Italia, dei gestori degli impianti e delle discariche.

Una notizia affatto buona, considerato che le discariche siciliane, già da tempo, sono prossime alla saturazione e occorrerà trovare chi possa portare fuori dalla Regione la quota di raccolta indifferenziata eccedente il 35%, il massimo consentito dall’attuale normativa. E che preoccupa, e non poco, il presidente della Srr, Francesco Laudani. “Sono molto preoccupato – spiega -. Evidentemente occorre fare nuovi calcoli, se il costo previsto, più alto di quello praticato dalla Sicula trasporti, non è stato ritenuto vantaggioso. A breve ci riuniremo con il cda e con le altre Srr e con l’assessore Baglieri – continua – per capire come muoverci. Il tempo infatti è poco, anzi è già scaduto”.

Secondo Laudani, evidentemente, nessuno dei soggetti invitati ha trovato vantaggioso il costo, circa 33 milioni l’anno, calcolato dalla stazione appaltante per mandare fuori dalla Sicilia – dove gli impianti sono praticamente esausti – la quota di raccolta differenziata eccedente il 35% e il fatto che la gara sia andata deserta evidenzierebbe uno scollamento dei costi calcolati rispetto a quelli reali.

Che sarebbero molto più alti dei 310 euro a tonnellata calcolati nell’appalto, a loro volta già abbondantemente superiori ai 240 euro applicati attualmente da Sicula Trasporti che gestisce la discarica di Lentini, e che già l’amministrazione comunale di Catania ha dichiarato insostenibili. Tanto da aver mandato apposita richiesta alla Regione.

Sulla questione interviene l’assessore all’ambiente del Comune che evidenzia i grossi risultati della città dopo il cambio di appalto, pur mostrando preoccupazione per la situazione contingente. “La Srr procederà a valutare i prossimi passi – afferma Andrea Barresi. Nel frattempo, il Comune come ha dichiarato il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, presserà la Regione per avere tempo e sostegno. D’altronde – continua – i dati della differenziata sono in forte crescita e adesso sono arrivate anche le telecamere per sanzionare gli incivili, che stanno già producendo effetti. La speranza è che, da qui a qualche mese, Catania riuscirà a raggiungere percentuali tali da non dover esportare i rifiuti indifferenziati”.

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