Export, Sicilia in crescita trainata dai prodotti estrattivi - QdS

Export, Sicilia in crescita trainata dai prodotti estrattivi

Michele Giuliano

Export, Sicilia in crescita trainata dai prodotti estrattivi

sabato 14 Settembre 2024

I dati Istat sul primo semestre 2024: +1,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. Boom per l’estrazione da cave e miniere. Risultati negativi su computer, apparecchi elettronici e ottici che calano del 49,5%. Male anche i prodotti di metallo

PALERMO – L’export siciliano ha finalmente ritrovato la strada verso la crescita. Confrontando il I semestre del 2023 con quello del 2024, secondo i dati forniti dall’Istat, è cresciuto dell’1,8%. In particolare, è stata registrato un incremento esponenziale per i prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere, che salgono del 218,1%.

Ottimi risultati anche per gli apparecchi elettrici, cioè tutti quei dispositivi che producono, trasformano o utilizzano l’energia elettrica: il settore ha registrato una crescita del 57,8%. Sugli stessi numeri si posizionano i prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento. Hanno recuperato tanto anche la carta e i prodotti di carta e della stampa, che schizzano del +47,7%.

Risultati negativi, invece, per i computer, gli apparecchi elettronici e ottici, che calano del 49,5%; molto male anche i metalli di base e prodotti in metallo, che scendono del 30,6%. In generale, la Sicilia raggiunge un ottimo risultato, considerato che la penisola vede l’export diminuire dell’1,1%. In particolare, l’incremento è registrato nelle regioni del Sud e delle Isole, che segnano un +3,5%; risalendo la penisola, invece i risultati peggiorano.

Il Centro registra una riduzione delle esportazioni del 2,3%

Il Centro registra una riduzione delle esportazioni del 2,3%, il Nord Est dell’1,4%, il Nord Ovest addirittura del 3,5%. In termini meramente economici, mentre l’esportazione italiana vale, nel I semestre 2024, quasi 316 miliardi di euro contro i 319,5 dello stesso periodo dello scorso anno, in Sicilia si passa da 6,7 miliardi a quasi 6,9 sempre considerando il I semestre del 2024.

A livello nazionale, nei primi sei mesi del 2024, le flessioni tendenziali più ampie delle esportazioni riguardano le Marche, addirittura al -41,3%, la Basilicata al -40,9% e la Liguria al -26,3%; al contrarie, le regioni più dinamiche all’export sono la Sardegna al +18,8%, la Calabria al +18%, il Molise al +14,2%, la Campania al +8,8% e la Toscana al +8,7%. In particolare, la forte riduzione delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dalle Marche ha contribuito nei primi sei mesi dell’anno per 1,4 punti percentuali alla flessione dell’export nazionale; un ulteriore contributo negativo di 1,1 punti deriva dalle minori esportazioni di autoveicoli da Piemonte e Basilicata e di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, da Lombardia e Veneto.

All’opposto, l’aumento delle vendite di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove dalla Toscana e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Toscana, Campania e Lazio fornisce un impulso positivo di due punti percentuali.

Per Paese di destinazione, i contributi negativi più ampi alla flessione su base annua dell’export nazionale derivano dalla contrazione delle vendite delle Marche verso Cina, diminuite del 94,9%, e Belgio (-55,8%); ancora, forte calo delle movimentazioni dalla Toscana verso la Svizzera (-64,8%), della Liguria verso gli Stati Uniti (-80,5%); più ridotti i cali di quanto spedito dalla Lombardia verso Germania al -6%, Stati Uniti al -5,7%, e Francia al -5,3%.

Gli apporti positivi maggiori, invece, provengono dall’aumento delle esportazioni della Toscana verso Turchia, che triplica le quantità con un +275,8%, e verso gli Stati Uniti al +40%. Buoni risultati anche per la Campania verso la Svizzera (+63,6%) e del Friuli-Venezia Giulia verso gli Stati Uniti (+119,3%). Nell’analisi provinciale dell’export si segnalano le performance negative di Ascoli Piceno, Torino, Genova, Livorno e Potenza; i contributi positivi maggiori derivano da Arezzo, Firenze, Latina, Napoli e Gorizia.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017