La Ferrari di Leclerc vince il gp d’Australia con 20 secondi di distacco sul secondo arrivato, Perez a bordo della Red Bull. Terzo Russel su Mercedes a 23,6 secondi. Quarta l’altra Mercedes di Lewis Hamilton.
Al Gp di F1 in Australia Leclerc porta alla vittoria la Ferrari dopo aver conquistato la pole position che mancava da 15 anni con una dimostrazione notevole di potenza. Partito in testa non ha mai mollato la prima posizione. Nè dopo il secondo giro, quando l’uscita di scena del compagno Sainz fa entrare in campo la safety car, nè dopo il pit stop, nè dopo la seconda entrata della safety car a causa dello stop della macchina guidata da Vettel che riallinea i piloti e i distacchi. Quando al 27esimo giro si riparte Leclerc prova di nuovo a mettere tempo tra lui e gli inseguitori, a cominciare da Verstappen che lo tallona. E così al 28esimo giro il distacco tra i due è già di un secondo che diventano 2,4 al 29esimo giro.
Nel frattempo dietro, Perez al 30esimo giro sorpassa Alonso e si porta in quarta posizione. Ma intanto Leclerc continua a volare. Al 34esimo giro fa scendere i tempi su giro a 1.22.033, poi fa capire che può scendere ancora e fa segnare un tempo di 1.21.291 mettendo tra lui e Verstappen sette secondi di vantaggio. Accade dopo l’impensabile: Verstappen si ferma per un guasto alla vettura. Dalla rabbia scaglia via il volante. Per lui è il secondo ritiro in tre gare.
Nuova safety car in pista. Quando si riparte Leclerc riprova a disegnare nuovi distacchi. Al 41esimo giro fa scendere il tempo a 1.21. Il distacco ora con il suo più diretto inseguitore, Perez che in precedenza aveva superato Russel supera i 12 secondi, che diventano poi 14 per chiudere in trionfo il Gp d’Australia davanti a tutti lasciando indietro di 20 secondi Perez su Red Bull e di 23,6 secondi Russel su Mercedes.
Si ferma Verstappen al Gp di F1 che si sta correndo in Australia. Il pilota che stava inseguendo Leclerc a circa 7 secondi di distanza ha avuto un guasto alla vettura che lo ha costretto al ritiro. Dalla rabbia ha gettato via il volante. Per lui il secondo ritiro in tre gare.