CATANIA – È positivo il bilancio del presidente di Asec spa, Fabio Rallo, a quasi un anno dal suo insediamento. “Sta andando tutto per il verso giusto sebbene dobbiamo affrontare qualche difficoltà dal punto di vista tecnico, considerando i numerosi interventi che facciamo ogni giorno a fronte di un organico carente”, afferma.
L’attività a cui fa riferimento Rallo è sia straordinaria (il classico caso della fuga di gas per cui serve un intervento tempestivo) sia ordinaria (stalli, rimozioni, verifiche). Il problema del personale è quello che attanaglia diverse amministrazioni: alla pensione di uno non corrisponde l’assunzione di un altro.
“Non siamo riusciti a integrare l’organico con le limitazioni che la legge oggi ci impone. Chi è rimasto – secondo Rallo – sta facendo il suo dovere in maniera egregia. Sta portando avanti l’azienda con dei risultati positivi tanto che abbiamo chiuso il bilancio con un utile di circa due milioni di euro”, prosegue. Un bilancio positivo come quello che aveva trovato al momento del suo arrivo in azienda ma che, come conferma il dirigente dell’area amministrativa Salvatore Li Calzi, sarebbe ancora migliorato.
“Che poi noi – spiega Li Calzi – non lavoriamo tanto sul fatturato quanto sul vincolo dei ricavi, aumentato di circa 3 milioni. Questo ha portato da un lato alla crescita delle entrate, dall’altro alla diminuzione dei costi. Questo, va detto, anche perché sono andate in quiescenza oltre dieci persone negli ultimi cinque anni ed entro il 2020 altre cinque andranno in pensione”.
Una notizia che farà certamente piacere ad alcuni cittadini, come raccontano Rallo e Li Calzi, è che nel prossimo bilancio verranno inseriti circa 70 mila euro di rimborsi. Questo perché non si è espletata in tempo la gara per il rinnovo del servizio di lettura dei contatori e così, per un periodo, non si è riusciti ad ottemperare agli obblighi di legge. Da qui la necessità di risarcire i clienti.
Razionalizzazione e pianificazione, comunque, sono le parole chiave che utilizzano sia il presidente che il dirigente nello spiegare l’azione in favore dell’azienda. Questa, vale la pena specificarlo, è di proprietà del Comune, ovvero è una sua partecipata al 100 per cento, e si occupa solo della gestione amministrativa del servizio di distribuzione del gas. I rapporti con i clienti dipendono invece da Asec trade che a sua volta è una partecipata di Asec spa. È quest’ultima comunque che si occupa della manutenzione “continua”, affermano, della rete di distrubuzione “perché un po’ vetusta”.
Una responsabilità che, però, si ferma al contatore perché da lì all’abitazione, singola o condominiale, è responsabilità del privato. Quando un cittadino ha un problema deve avvisare l’azienda che dunque interviene in emergenza per le verifiche su eventuali fuoriuscite. In ogni caso, va detto che per attivare il contratto (e dunque il collegamento dal contatore all’abitazione), il cittadino deve presentare le certificazioni di legge poi asseverate da una ditta installatrice.
Per ammodernare l’infrastruttura cittadina occorre un intervento del Comune. “Noi siamo soggetti preposti alla gestione della rete che il Comune negli anni ha realizzato”, afferma il presidente Rallo. Rete che è stata anche venduta ad Asec spa. “Tra il 2016 e il 2017, il Comune ha venduto la rete realizzata per circa 37 milioni di euro. La stiamo pagando con un piano di rientro di circa 1,8 milioni all’anno”, afferma Li Calzi. “Il pagamento del restante debito, secondo il contratto, è strettamente collegato al nuovo affidamento della gara d’ambito a un unico gestore per Catania e i Comuni del Calatino. L’aspettiamo dal 2015”, aggiunge il dirigente.