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Emergenza casa a Palermo, Ferrandelli al QdS: “Le aggressioni? Sto facendo bene. Tutto ok con le liste digitali”

Emergenza casa a Palermo, Ferrandelli al QdS: “Le aggressioni? Sto facendo bene. Tutto ok con le liste digitali”
L’assessore Fabrizio Ferrandelli – Imagoeconomica

L’assessore comunale parla delle intimidazioni subite ma anche di come grazie alla digitalizzazione delle liste si sia avuta “Contezza del fenomeno”, sul fronte randagismo sostiene che il numero dei cani pericolosi in giro è stato contenuto

Risolvere l’emergenza casa a Palermo dando un alloggio dignitoso a chi ne ha diritto ed eliminare il problema randagismo ma anche salvaguardando il benessere degli animali. L’assessore comunale Fabrizio Ferrandelli, entrato in giunta a inizio marzo 2024 ha questa duplice missione.

Compito non da poco in un territorio vasto e difficile come quello del capoluogo siciliano. E gli ostacoli non mancano: poco più di due settimane fa, lo scorso 22 ottobre, una bomba carta è stata fatta esplodere vicino a casa sua; prima, a metà luglio, subì un’aggressione a colpi di sedia.

“Si vede che sto facendo bene il mio lavoro – esordisce Ferrandelli al Qds.it – se do fastidio a chi non rispetta le regole va bene. Ma sono episodi che non fermano me, né un’amministrazione che vuole azzerare l’emergenza abitativa. Andiamo avanti dritti verso l’obiettivo: lavoriamo per dare risposte a chi ne ha bisogno”.

L’emergenza abitativa e le assegnazioni del Comune

Assessore, al di là di incidenti e intimidazioni, come procede l’attività di assegnazione delle case del Comune?

“Da quando mi sono insediato abbiamo cambiato passo – risponde – andiamo a un ritmo di 10 assegnazioni al mese, prima erano 10-14 all’anno. Un risultato che mi soddisfa perché tende a ridurre sempre più la platea di chi ha richiesto l’alloggio. Da quando sono subentrato sono state 160 le case del Comune date a chi aveva i giusti requisiti e il portale ha fatto la sua parte”.

Parla di giusti requisiti, in che modo il portale ha aiutato?

“Ha permesso di far chiarezza su molte situazioni. Dopo gli aggiornamenti sulla piattaforma per l’inserimento dati, l’automatizzazione della procedura e la verifica informatizzata abbiamo eliminato molti furbetti. La lista prima era composta da circa 3.000 persone. Ma molte non avevano né diritto né tantomeno bisogno. Il controllo redditi, le visure catastali e altri dati più chiari ci hanno permesso di avere contezza del fenomeno. Prima, con il cartaceo era più facile che ci fosse l’errore umano o subentrasse la malafede. Adesso tutto è univoco: tramite Spid o carta di identità elettronica con l’intervento dei Caf e patronati. Abbiamo possibilità di individuare immediatamente e valutare quanto presentato”.

Sono state trovate, quindi, diverse incongruenze

“Assolutamente. Ci è capitato di esaminare una domanda per una casa a Palermo di una persona che però risultava avere 12 immobili di proprietà a Ficarazzi. Ed è solo una delle tante incongruenze individuate”.

Adesso la lista in vostro possesso quante richieste include?

“Con questo sistema, oltre 2400 domande sono state smaltite praticamente nell’immediato. Ne sono rimaste 370 e su queste 160 sono state risolte. C’è ancora molto da fare ma adesso abbiamo più strumenti per essere rapidi e precisi, senza scontentare nessuno”.

E chi aspetta la casa?

“Mi sento di dire – afferma l’assessore – che chi ancora è in attesa non rischia di rimanere in strada. Mi spiego meglio: ci sono molti casi di persone che non hanno un proprio alloggio ma che vivono in sovrannumero sotto un tetto familiare o hanno situazioni complicate per cui devono abbandonare l’occupazione per cercane una propria”.

Il rilascio degli immobili prosegue, state avendo difficoltà?

“Nella stragrande maggioranza dei casi ho riscontrato che le persone sono state collaborative. Questo mi fa piacere. Questo avviene principalmente per due motivi. Il primo è di questo sono più contento, il richiamo al senso civico; il secondo, invece, è la deterrenza e la certezza, dunque, dell’intervento. Pochi giorni fa abbiamo assegnato due immobili, uno di questi era una stato riconsegnato al Comune dai figli dei vecchi beneficiari che erano morti: hanno dunque, con grande senso civico, riconsegnato le chiavi senza opposizioni”.

Sul benessere animale

Ferrandelli parla della situazione a Palermo. Il numero dei randagi pericolosi, quelli che possono aggredire o mordere, è stato contenuto di molto.

Assessore, come prosegue, invece, la lotta al randagismo?

“Mi sento di dire che non ci sono più randagi. Al massimo troviamo alcuni cani di quartiere che però sono già controllati dalle persone. I cani mordaci, o quelli feriti vengono presi in carica dal canile. La struttura ad ora ospita troppi animali ma c’è una collaborazione con i vari rifugi e complessivamente sono circa 500 i cani ospiti. La cosa di cui sono contento è quello di aver firmato un protocollo con le associazioni animaliste per provare a farli adottare in tutta Italia. Abbiamo anche aumentato i controlli e le microchippature. Inoltre, abbiamo risparmiato a fronte di una cifra di quasi un milione di euro l’anno che il Comune spendeva per il trasferimento in canile. Adeso per farli viaggiare e trovare casa spendiamo molto meno: circa 20mila euro. Sto verificando inoltre le 750 colonie feline a Palermo. Nei giorni scorsi abbiamo ricollocato le tabelle in via Nairobi, in via Paratore e via Cangialosi. Prosegue il nostro lavoro di censimento dei luoghi dove si registra una importante presenza di felini. Si tratta di un percorso naturale di tutela della salute dei gatti. A tal proposito ringrazio tutti i cittadini che si occupano di dare loro cibo e protezione”.

L’estate dei cavalli che trainano le carrozze per i turisti

L’estate è il periodo più critico per i cavalli che trainano le carrozzelle per i turisti nelle vie del centro cittadino spesso e volentieri con temperature altissime. Ci sono stati dei sequestri, ultimo pochi giorni fa nel quale è stato sequestrato un calesse privo di targa e in sosta in un’area pedonale. Insomma, un abusivo. Ma ci sono stati anche vetturini multati per non aver rispettato le ordinanze lavorando e facendo quindi muovere gli equini, durante le ore vietate nei giorni con la massima allerta in cui le restrizioni sono più aspre.

Che bilancio è stato quello per cavalli e vetturini?

Ferrandelli risponde: “Abbiamo sequestrato 14 carrozze abusive confiscandone 3. Un risultato senza precedenti. Palermo ha 36 vetturini in centro, tutti tra la zona del porto, via Roma, i Quattro Canti e la Cattedrale”.

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